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Ricordando Carmelo Trasselli                                     223


                       D. Ci sono grossi personaggi che cadono dai piedistalli.
                       R. Non mi sento di condividere completamente i giudizi negativi
                    su Ferdinando il Cattolico e Carlo V, la cui azione politica va consi-
                    derata non soltanto in rapporto alla Sicilia, ma piuttosto all’interno
                    di un quadro internazionale molto ampio che talvolta mi pare sfugga
                    al Trasselli.

                       D. E Squarcialupo?
                       R. La figura di Gian Luca Squarcialupo, del quale la storiografia
                    tradizionale ha fatto un martire dell’indipendentismo siciliano contro
                    la Spagna, acquista nelle pagine del Trasselli una dimensione certa-
                    mente  più  reale:  Squarcialupo  è  visto  nel  suo  ambiente  familiare,
                    quello di una famiglia del patriziato inferiore che aveva cercato non
                    sempre con successo di arrampicarsi verso le cariche cittadine, con il
                    padre rovinato dal cattivo andamento delle tonnare e stracarico di de-
                    biti  lasciati  ai  figli,  uno  dei  quali,  Gian  Luca  appunto,  organizza  la
                    rivolta contro il viceré Monteleone, ma poi per 100 onze si vende al
                    governo, prima di essere trucidato dalla controrivoluzione capeggiata
                    dai Bologna. Altro che martire dell’indipendenza siciliana!


                    Salvatore Tramontana, CARMELO TRASSELLI
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                                                            DOI 10.19229/1828-230X/54172022

                       Non è espressione di circostanza se dico che le morte di Carmelo
                    Trasselli  ha  lasciato  un  vuoto.  Un  vuoto  incolmabile  per  quanti  gli
                    siamo stati vicini e gli abbiamo voluto bene e per quanti nell’impegno
                    quotidiano delle nostre ricerche, abbiamo sempre trovato nelle sue in-
                    tuizioni,  nei  suoi  giudizi,  nella  sua  impareggiabile  conoscenza  degli
                    archivi, occasioni fruttuose di confronto. E anche quando non ne ab-
                    biamo condiviso convincimenti e metodologie abbiamo sempre rispet-
                    tato il coraggio con cui egli ha sempre espresso pubblicamente; con
                    chiarezza e senza ambigue riserve, punti di vista spesso scomodi e
                    circostanziate opinioni su uomini e vicende del passato e del presente.
                    Perché  il  Trasselli  come  studioso  si  interessava  del  passato,  come
                    uomo di scienza era cosciente dei nessi inscindibili fra ricerca e impe-
                    gno quotidiano, fra storia e scelte culturali da portare avanti al di fuori
                    della logica di gruppo o di scuola. Al di fuori cioè della tendenza, tal-
                    volta assai diffusa in Italia, a discutere sulla base di quelle precosti-
                    tuite convergenze che il lessico politico con termine oggi di moda defi-
                    nirebbe di schieramento.


                       59  «Gazzetta del Sud», Anno 31, n. 75, 26 Marzo 1982.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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