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Gli Armeni in Italia nella seconda metà del ‘900 35
sabilità dei tedeschi nella Shoah durante la seconda guerra mon-
diale . A Roma il movimento giovanile armeno – animato soprattutto
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da giovani provenienti dal Libano, dall’Iran e dal Nord Africa (Egitto e
Libia) – trovò degli interlocutori nella Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo
e nel Tribunale Russell, l’originale istituzione in difesa dei diritti dei
popoli che per prima, negli anni Sessanta, aveva contribuito ad aprire
il dibattito internazionale sui genocidi contemporanei . Nel 1977 la
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commemorazione del genocidio armeno avvenne sotto il segno di uno
sciopero della fame operato da alcuni giovani armeni, curdi e ciprioti,
saldando tra loro tre cause particolarmente sentite in quegli anni, ac-
comunate dal fatto di essere frutto delle politiche oppressive del «go-
verno nazi-imperialista della Turchia» .
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Sul finire degli anni Settanta la memoria del genocidio armeno tese
in alcuni casi ad assumere una curvatura fortemente ideologica sotto
la spinta soprattutto di quei giovani armeni rifugiati in Italia che erano
fuggiti da regimi oppressivi o da situazioni di conflitto in Medio Oriente
e in Nord Africa. Alle famiglie armene che avevano lasciato la Libia nei
primi anni Settanta, a seguito della “rivoluzione nazionale” portata
avanti da Gheddafi con il decreto di espulsione degli stranieri, tra cui
molti ebrei, dell’estate del 1970, si aggiunsero, infatti, alcuni giovani
armeni in fuga dalla parte settentrionale di Cipro occupata militar-
mente dai turchi nel luglio del 1974, quelli provenienti dal Libano, di-
laniato dalla guerra civile deflagrata nel 1975, nonché gli esuli armeni
dall’Iran, sia quelli che lasciarono il paese per sfuggire all’oppressivo
regime dello Shah, Reza Pahlavi, sia coloro che giunsero in Italia all’av-
vento della rivoluzione islamica di Khomeini nel 1979 . Il passato ar-
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meno veniva così a saldarsi alle diverse istanze “liberazioniste” di altri
popoli mediorientali – dai curdi ai palestinesi, dagli iraniani ai greco-
ciprioti – che trovavano in quegli anni nelle tesi contenute ne I dannati
della terra di Franz Fanon – diffuse in Europa e note in Iran e nel
43 M. Geyer, La politica della memoria nella Germania contemporanea, in L. Paggi (a
cura di), La memoria del nazismo nell’Europa di oggi, La Nuova Italia, Firenze, 1977, p.
275.
44 M. Flores, Il genocidio, Il Mulino, Bologna, 2021, pp. 44-46. Sul Tribunale Russell
si veda J. Duffett (ed.), Against The Crime of Silence: Proceedings of the Russell Interna-
tional War Crimes Tribunal, O'Hare Books, New York, 1968.
45 La citazione, tratta da un comunicato dell’epoca, è riportata da A. Manoukian,
Presenza armena, cit., p. 161.
46 Sulla presenza armena in Libia si veda L. Dupree, The Non-Arab Ethnic Groups of
Libya, «Middle East Journal», 12, 1 (1958), pp. 33-44. Sugli armeni in Libano si veda
https://www.armeniandiasporasurvey.com/lebanon; sulla storia dell’importante co-
munità armena in Iran si veda https://iranicaonline.org/articles/armenians-of-mo
dern-iran, mentre sull’emigrazione armena dall’Iran negli anni Settanta si rimanda a G.
Iskandaryan, The Armenian community in Iran: Issues and emigration, «Global Campus
Human Rights Journal», 3, 1 (2109), pp. 127-140.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)