Page 79 - 1

Studenti senza terra: la diaspora palestinese in Italia, tra solidarietà, politica... 79

tenere vivo il dialogo con entrambe le parti in conflitto. Durante il ra-
pimento di Moro furono ancora una volta i buoni rapporti tra governo
italiano e rappresentanti dell’Olp che portarono al tentativo – solleci-
tato dallo stesso Moro nelle sue lettere e poi fallito – di negoziare con
le Brigate rosse attraverso i gruppi armati palestinesi. Significativa-
mente, nel settembre del ’79 un Colloquio internazionale sui diritti na-
zionali del popolo palestinese e la pace nel Medio Oriente mise a con-
fronto, proprio a Montecitorio, rappresentanti israeliani e dell’Olp .
35
La relazione speciale tra governo italiano e Olp continuò nel corso
del decennio successivo, confermata per esempio dalla conferenza dei
paesi Cee tenutasi a Venezia nell’ottobre del 1980. Su spinta del mi-
nistro degli Esteri Emilio Colombo, ne uscì una risoluzione che, per la
prima volta a livello europeo, riconosceva il diritto di autodetermina-
zione del popolo palestinese e la partecipazione dell’Olp al processo di
pace. Si arrivò dunque al 1982 e alla guerra del Libano con l’arco par-
lamentare politico italiano quasi unanimemente pro-palestinese. Del
resto, una coalizione trasversale di 351 deputati proprio allora chiese
al governo di riconoscere l’Olp. Anche l’opinione pubblica, a giudicare
dalle imponenti manifestazioni di protesta, era allineata nella con-
danna dell’aggressione israeliana . Non sorprende dunque che, nel
36
luglio del 1982, i palestinesi avessero festeggiato vistosamente per il
successo dell’Italia ai mondiali di calcio e che il presidente Sandro Per-
tini avesse in seguito portato la coppa del mondo ad Arafat, a Beirut .
37
In quest’atmosfera, nel settembre 1982, il leader dell’Olp giunse a
Roma su invito di Giulio Andreotti, allora presidente della Commis-
sione affari esteri della Camera e presidente del Gruppo italiano
dell’Unione interparlamentare. Sebbene il presidente del Consiglio
Giovanni Spadolini si rifiutasse di incontrarlo, Arafat, in tenuta mili-
tare e kefiah, tenne un discorso alla Camera dinnanzi ai rappresen-
tanti dei parlamenti di 98 paesi e incontrò i più importanti leader po-
litici, inclusi Enrico Berlinguer e Pertini. L’accoglienza, nelle parole di
Hammad, fu «straordinaria». Senza precedenti fu anche l’udienza sia
pubblica sia privata con papa Giovanni Paolo II, il quale fece appello
per il reciproco riconoscimento dei due popoli . Ancora nel 1984 Ara-
38
fat fu invitato dal primo ministro Bettino Craxi per i funerali del segre-
tario del Pci Berlinguer, figura molto amata dai palestinesi. Sebbene

35 Cfr. A. Rubbi, Con Arafat in Palestina cit., pp. 74-91 e 100-109; A. La Volpe, Diario
segreto di Nemer Hammad ambasciatore di Arafat in Italia, Editori Riuniti, Roma, 2002,
pp. 65-66.
36 A. La Volpe, Diario segreto cit., pp. 73-88.
37 B. Cassina, Il sogno mondiale, 7 febbraio 2012, in https://www.rivistailmu-
lino.it/a/il-sogno-mondiale.
38 A. Rubbi, Con Arafat in Palestina cit., pp. 115-225.

Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)