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Studenti senza terra: la diaspora palestinese in Italia, tra solidarietà, politica...   83


                    renze. I militanti palestinesi vennero inoltre invitati alle assemblee stu-
                    dentesche e nei programmi radiofonici per fare contro-informazione e
                    sostenere le posizioni della lotta di liberazione . Significativa fu anche
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                    la messa in scena di Fedayn, a cura del collettivo teatrale «La Comune»
                    di Dario Fo. Concepito come critica alla linea moderata di Fatah e in
                    difesa delle frange di sinistra dell’Olp, lo spettacolo debuttò nel gen-
                    naio del 1972 presentando come attori un gruppo di «combattenti» ap-
                    positamente convocati da Beirut. A dispetto delle polemiche sui con-
                    tenuti violenti dell’opera (o forse proprio grazie a esse), Fedayn fu visto
                    in pochi mesi da 40 mila persone . Nel frattempo, la kefiah divenne
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                    uno dei capi d’abbigliamento più indossati dai giovani ribelli italiani,
                    grazie soprattutto al Movimento studentesco milanese e al suo leader
                    Mario Capanna. Dopo essersi recato ad Amman, al congresso dei gio-
                    vani palestinesi nel 1970, Capanna cominciò a sfoggiare la kefiah nelle
                    assemblee italiane, per poi importarne alcune partite da distribuire ai
                    compagni . In virtù di questa esaltazione retorica ed estetica, i fedayn
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                    finirono per concentrare – agli occhi della sinistra radicale – una som-
                    matoria di caratteri eroici quali il coraggio, la disciplina militare, lo
                    spirito  rivoluzionario,  l’educazione,  il  pauperismo  e  la  solitudine  di
                    fronte alle forze della repressione .
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                       L’incontro degli attivisti italiani con la resistenza palestinese ebbe
                    anche molte occasioni di confronto diretto, prima in Medio Oriente,
                    poi sempre più in Italia. Fin dal 1967, dalla penisola partirono spedi-
                    zioni e viaggi più o meno organizzati per portare generi alimentari, me-
                    dicinali e altri beni di prima necessità nei campi profughi . Inoltre,
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                    un numero crescente di militanti italiani si recò in Giordania, Libano,
                    Siria e Yemen per stringere rapporti politici, visitare i campi di adde-
                    stramento dei guerriglieri palestinesi e, in alcuni casi, anche sottoporsi
                    a forme blande di addestramento militare . In particolare, se il Pci e
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                    le forze sindacali interloquirono con Fatah, l’area di Lotta continua e



                       52  Per una trattazione più estesa si rimanda a L. Falciola, Transnational Relation-
                    ships between the Italian Revolutionary Left and Palestinian Militants during the Cold
                    War, «Journal of Cold War Studies», A. 22, n. 4 (2020), pp. 31-70.
                       53  Collettivo teatrale Circolo La Comune, Rapporto su «Fedayn», «Al-Sharara», numero
                    unico, s.d. ma 1972, p. 14, in Afb, Fdp, Sezione 446, Part. 1, Serie 2, B. 1.
                       54  M. Capanna, Arafat. Intervista al presidente dello Stato palestinese, Rizzoli, Mi-
                    lano, 1989, pp. 17-20.
                       55  Ne è un esempio C. Vogel, V. Pegna, Al Fatah, Vangelista, Milano, 1969.
                       56  Cfr., a titolo esemplificativo, Raccomandata della Dgps alle prefetture di Novara e
                    Firenze, 12 settembre 1970, oggetto «Comitato Aiuti Profughi Palestinesi di Novara», in
                    Acs, Mi, Dgps, Dag, B. 312.
                       57  Per alcune stime numeriche, cfr. C. Sottocorona, Filo diretto con la Palestina, «Pa-
                    norama», A. 18, n. 711 (1979), pp. 54-55. Per ulteriori dettagli su questi rapporti, cfr. L.
                    Falciola, Transnational Relationships cit.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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