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                stinese nel proprio paese, potevano essere assimilati a coloro i quali
                «si macchiarono di gravi delitti come le Fosse Ardeatine a Roma, Mar-
                zabotto e tante altre stragi del periodo dell’occupazione nazi-fascista»,
                scrivevano i sostenitori italiani di Fatah . Ancora nell’estate del 1982,
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                all’indomani dell’invasione israeliana del Libano, le accuse di «genoci-
                dio» ai danni dei palestinesi e i paralleli tra Israele e nazismo trovarono
                larga eco tra commentatori e intellettuali di sinistra, non soltanto nella
                ristretta area extraparlamentare .
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                   È interessante notare come sia il paradigma resistenziale per inter-
                pretare le lotte anti-imperialiste dei palestinesi, sia l’analogia tra per-
                secuzione nazista degli ebrei e persecuzione israeliana dei palestinesi
                venissero riproposti anche da segmenti importanti del cattolicesimo
                progressista e terzomondista. A partire dalla Guerra dei sei giorni, in-
                fatti, una parte del mondo cattolico cominciò a guardare alle sofferenze
                dei palestinesi con crescente simpatia, arrivando a comprendere – pur
                non giustificandole del tutto – le derive violente dei fedayn, le quali
                apparivano conseguenze quasi naturali di un contesto discriminatorio
                e oppressivo . Qualcuno, addirittura, passò dalle parole ai fatti, come
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                Hilarion Capucci, arcivescovo cattolico greco-melchita a Gerusalemme
                nonché appassionato sostenitore della causa palestinese. Nell’agosto
                del  1974  Capucci  fu  arrestato  dalla  polizia  israeliana  per  contrab-
                bando di armi dal Libano alla Cisgiordania. Condannato a dodici anni
                di reclusione e incarcerato, venne liberato e portato a Roma solo grazie
                all’intervento di Paolo VI, con la promessa di disinteressarsi per sem-
                pre della politica e del Medio Oriente. Una volta sul suolo italiano, Ca-
                pucci riprese invece il suo attivismo pro-palestinese senza remore e
                con gesti talvolta clamorosi .
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                   Anche la solidarietà politica della sinistra radicale italiana non si
                limitò al livello ideale e trovò espressione, anzitutto, in una miriade di
                iniziative culturali propagandistiche. Oltre alle innumerevoli pubbli-
                cazioni, vi furono raccolte fondi, esposizioni d’arte, concerti e confe-



                contro i Palestinesi, Teti, Milano, 1976, pp. 5-16, in particolare p. 9; Il terrorismo israe-
                liano. L’eroismo palestinese, «Lotta Continua», 19 settembre 1972, p. 3.
                   48  Due compagni italiani, Solidarietà in campo internazionale, «Tal El Zaatar», n. 0,
                agosto-settembre 1976, pp. 2-3, in Afb, Fdp, Sezione 446, Part 1, Serie 2, B. 1.
                   49  A. Tarquini, La sinistra italiana e gli ebrei cit., pp. 253-261.
                   50  Si veda E. Palumbo, Cultura cattolica, ebraismo e Israele in Italia cit., pp. 261-311.
                Più in generale sul tema dei cattolici di sinistra, cfr. D. Saresella, Cattolici a sinistra. Dal
                modernismo ai giorni nostri, Laterza, Roma-Bari, 2011, pp. 137-139.
                   51  Per un profilo biografico di Capucci, si veda S. Chan, Hilarion Capucci, Archbishop
                Jailed for Aiding Palestinian Militants, Dies at 94, «New York Times», 3 gennaio 2017, p.
                A18. Ad esempio della sua attività in Italia, cfr. la comunicazione della Prefettura di
                Torino al Ministero dell’Interno, 3 luglio 1980, oggetto «Torino – Associazione Regionale
                di Amicizia Arabo-Piemontese. Attività», in Acs, Mi, Dgps, Dag, B. 292.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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