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Studenti senza terra: la diaspora palestinese in Italia, tra solidarietà, politica... 89

palestinesi in Italia . Viceversa la Lega studenti arabi, connessa ai
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fratelli musulmani e ai regimi arabi conservatori, perse attrattiva. Nel
ricordo dei protagonisti, «tutti erano nel Gups, nessuno escluso» .
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Fondato nel 1959 al Cairo come organizzazione mondiale, il Gups aprì
la propria sede centrale a Perugia nel 1966 e, nel 1980, arrivò ad avere
sezioni nelle principali città, tra cui Bologna, Firenze, Genova, Mo-
dena, Padova, Pavia e Roma. Come prevedeva il suo statuto italiano,
approvato durante il primo congresso nazionale del 1971, il Gups era
al contempo un’organizzazione sindacale, studentesca e politica. Da
una parte, intendeva difendere i diritti studenteschi e migliorare le
condizioni di vita dei palestinesi iscritti all’università, incoraggiando lo
studio e garantendo la possibilità materiale di studiare. Dall’altra, si
proponeva di rafforzare i legami tra studenti palestinesi e studenti in-
ternazionali, con un occhio di riguardo per i paesi del Terzo Mondo.
Dall’altra ancora, il Gups voleva essere megafono della causa palesti-
nese, sostenendone le ragioni e illustrando la situazione dei profughi
e della «lotta di liberazione nazionale» .
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In altre parole, il Gups rifletteva alla perfezione l’ibridazione di politica
e di vita tipica della diaspora palestinese. Di qui il suo successo. Se al
congresso del 1971 i convenuti erano appena 40 studenti dimoranti a
Perugia, a cui si aggiungevano alcuni esponenti della sinistra locale, al
congresso nazionale del 1974 i partecipanti erano già 400, provenienti da
tutta Italia e riunitisi alla sezione S. Donato del Pci di Bologna . Nella
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seconda metà del decennio, secondo i ricordi di Ahmad, che era segretario
del Gups di Pavia, gli iscritti su base nazionale arrivavano a più di 700
(portando a 1.000 la stima del numero totale di studenti palestinesi allora
presenti in Italia) . Al congresso nazionale del 1980, tenutosi nella me-
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ravigliosa Sala dei Notari del Palazzo dei Priori di Perugia, la partecipa-
zione era già calata a circa 300 individui .
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A ogni modo, negli anni ’70 e ’80 il Gups «c’era per tutto e per tutti».
Si pagava una tassa d’iscrizione irrisoria (200 lire l’anno, meno di un
pasto) e, in cambio, l’organizzazione orientava gli studenti appena arri-
vati in Italia e li assisteva nella ricerca di un alloggio, per i corsi di lingua

83 Sulla storia del Gups, cfr. I. Zelkovitz, Students and Resistance in Palestine: Books,
Guns and Politics, Routledge, London-New York, 2015.
84 A. Daas, int. 16 aprile 2021.
85 Raccomandata della Questura di Perugia al Ministero dell’Interno, 25 maggio
1971, oggetto «Perugia – Sala dei Notari – 14 e 15 maggio – 1° Congresso dell’Unione
Generale degli Studenti Palestinesi in Italia», in Acs, Mi, Dgps, Dag, B. 381.
86 Appunto, 18 aprile 1974, oggetto: «Attività di cittadini arabi in Italia», in Ivi. Questo
dato corrisponde al ricordo di Bassam Saleh.
87 A. Saleh, int. 22 aprile 2021.
88 Raccomandata della Questura di Roma al Ministero dell’Interno, 21 aprile 1980, og-
getto «Unione Generale degli Studenti Palestinesi in Italia», in Acs, Mi, Dgps, Dag, B. 381.

Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)