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Studenti senza terra: la diaspora palestinese in Italia, tra solidarietà, politica...   91


                    Eravamo «patriottici e di sinistra», precisa Bassam, che fu segretario
                    nazionale del Gups nel 1974. La nostra questione, «anti-imperialista
                    per definizione», «per forza ti buttava a sinistra». Ma la strategia era
                    quella di accettare l’appoggio di chiunque condividesse il punto di vi-
                    sta palestinese . Il Pci non era sempre perfettamente allineato con la
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                    visione del mondo dei giovani palestinesi, ma era un grande partito
                    che superava il 30% dei voti e poteva offrire sia sostegno politico ad
                    alto livello sia, più concretamente, spazi per sedi, sale per eventi e ci-
                    clostili o stampanti per i volantini . Tuttavia, tale ecumenismo ideo-
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                    logico  espose  il  Gups  a  critiche  anche  severe, specie da parte delle
                    componenti più radicali, soprattutto l’Fdplp e l’Fplp, che lo vedevano
                    come un’organizzazione reazionaria e manipolata dall’alto . Entro la
                                                                             96
                    fine degli anni ’90, la drastica riduzione dell’immigrazione studentesca
                    palestinese portò alla chiusura della sezione italiana del Gups, mentre
                    gli ex studenti rimasti nella penisola si organizzarono attraverso una
                    rete di comunità sul territorio nazionale .
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                       In aggiunta all’attivismo studentesco, va ricordata l’opera di diplo-
                    mazia culturale e politica portata avanti, tra gli anni ’60 e l’inizio degli
                    anni ’70, da Wael Zuaiter, figura chiave della diaspora palestinese di
                    quel tempo. Nato a Nablus nel 1934, Zuaiter ebbe una vita studentesca
                    itinerante che lo portò prima a Baghdad, poi in Kuwait, quindi in Ger-
                    mania  e  infine  in  Italia.  Abbandonati  gli  studi,  Zuaiter  fu  assunto
                    all’ambasciata libica di Roma come contabile. Ma, trascinato dalla pas-
                    sione per la musica e la poesia, strinse amicizia con innumerevoli intel-
                    lettuali, tra cui Alberto Moravia e Jean Genet. All’indomani della Guerra
                    dei  sei  giorni,  quando  l’opinione  pubblica  italiana  era  ancora  larga-
                    mente pro-israeliana, Zuaiter divenne una sorta di portavoce della resi-
                    stenza palestinese, prima in maniera informale, poi su mandato del di-
                    partimento di Informazione di Fatah che lo nominò corrispondente in
                    Italia. Si impegnò così a tessere una trama di contatti con politici, gior-
                    nalisti e uomini di cultura che sovente accompagnò in Medio Oriente.
                    Con Moravia, ad esempio, Zuaiter viaggiò sia a Damasco per intervistare
                    Arafat per l’Espresso, sia in Kuwait per un Congresso nazionale palesti-
                    nese. Nel 1968 istituì il Comitato italiano di solidarietà con il popolo


                    Italia», in Acs, Mi, Dgps, Dag, B. 381. Più tardi, le posizioni si moderarono decisamente.
                    Cfr., ad esempio, Unione Generale degli Studenti Palestinesi Sezione Italia (a cura di),
                    La resistenza palestinese: movimento di liberazione nazionale, Roma, 1979, in Afb, Fdp,
                    Sezione 446, Part. 2, F. 3.
                       94  B. Saleh, int. 11 maggio 2021.
                       95  A. Saleh, int. 22 aprile 2021.
                       96  Sul Gups, «Al-Sharara», numero unico, s.d. ma 1972, p. 13, in Afb, Fdp, Sezione
                    446, Part. 1, Serie 2, B. 1.
                       97  B. Saleh, int. 11 maggio 2021.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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