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Studenti senza terra: la diaspora palestinese in Italia, tra solidarietà, politica...   97


                    cino, la paura per il terrorismo palestinese crebbe notevolmente, mentre
                    il servizio segreto militare (Sismi) organizzò una «implacabile», ma tar-
                    diva, «caccia all’uomo» contro Nidal. Furono ritrovati i depositi di armi
                    dei terroristi, tra l’altro usati anche per diversi attentati in Europa; ep-
                    pure nemmeno in questo caso i responsabili furono identificati e pro-
                    cessati. Venne emessa un’unica condanna ai danni del terrorista so-
                    pravvissuto 114 .
                       Nel  frattempo,  l’incredibile  vicenda  dell’Achille  Lauro,  la  nave  da
                    crociera italiana dirottata il 7 ottobre 1985 al largo delle coste egiziane,
                    segnalava che la politica di clemenza nei confronti dei palestinesi con-
                    tinuava a valere, nonostante tutto. Armati di kalashnikov e bombe a
                    mano, quattro terroristi palestinesi obbligarono il comandante a fare
                    rotta sulla Siria anziché su Porto Said. Lo sgomento fu enorme anche
                    perché a bordo vi erano 545 persone di varie nazionalità, tra passeg-
                    geri ed equipaggio. Dichiarata la propria estraneità all’attacco, l’Olp si
                    propose come mediatore, insieme al governo egiziano, per aiutare il
                    governo italiano (titolare della giurisdizione a bordo) a risolvere la crisi
                    per via negoziale. Viceversa, i servizi degli altri paesi, inclusi gli Stati
                    Uniti e Israele, operarono parallelamente. Si arrivò così a un accordo
                    approvato dall’Italia – immunità in cambio di resa – e i terroristi furono
                    presi in carico dagli egiziani e imbarcati su un aereo diretto a Tunisi,
                    dove allora si trovava il quartier generale dell’Olp.
                       Gli  americani  avevano  intanto  acquisito  due  informazioni  fonda-
                    mentali, che li convinsero a rifiutare ogni mediazione. Anzitutto, nel
                    corso del dirottamento e in circostanze mai chiarite, i palestinesi ave-
                    vano ucciso un anziano ebreo americano in sedia a rotelle. Poi, dalle
                    intercettazioni emerse che i quattro terroristi facevano riferimento al
                    Fronte di liberazione della Palestina (Flp), guidato da Abu Abbas, il
                    quale oltre a essere un membro del Comitato esecutivo dell’Olp era
                    anche, almeno in teoria, il principale mediatore della crisi. Creato nel
                    1977, l’Flp era un gruppo paramilitare che, a dispetto delle divergenze
                    strategiche, era rimasto sotto l’ombrello dell’Olp. Di conseguenza, al-
                    cuni velivoli militari americani intercettarono l’aereo che trasportava i
                    terroristi e lo costrinsero ad atterrare a Sigonella, generando la famosa
                    crisi diplomatica con il governo Craxi.


                       114  A proposito della strage di Fiumicino, l’allora direttore del Sismi Fulvio Martini
                    sostiene che fin dal 10 dicembre i servizi segreti italiani fossero al corrente di un possi-
                    bile attacco all’aeroporto proprio nei giorni tra il 25 e il 31 dicembre. Israele e Stati Uniti
                    ricevettero e presero sul serio l’allerta dei servizi italiani, tanto da predisporre protocolli
                    di sicurezza che permisero alle guardie di El Al di rispondere al fuoco. Le forze di polizia
                    italiane, viceversa, sempre secondo Martini, si fecero trovare inspiegabilmente imprepa-
                    rate. Cfr. F. Martini, Nome in codice: Ulisse: Trent’anni di storia italiana nelle memorie di
                    un protagonista dei Servizi segreti, Rizzoli, Milano, 1999, pp. 133-144.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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