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                   È importante qui evidenziare la tutela speciale che, ancora una volta,
                venne riservata ai palestinesi, con il capo del servizio segreto civile (Si-
                sde) che si recò, affiancato dal rappresentante dell’Olp in Italia, a Sigo-
                nella a prendere in consegna i palestinesi per poi trasferirli a Ciampino,
                proteggendoli ancora dai ripetuti tentativi degli americani di catturarli.
                Rifiutando le ipotesi americane e fidandosi della versione innocentista
                dell’Olp, le autorità italiane acconsentirono al trasferimento di Abu Ab-
                bas e di un altro negoziatore dell’Olp a Belgrado. I quattro dirottatori
                furono arrestati insieme a due complici. In totale, sedici persone ven-
                nero incriminate e processate per terrorismo, dieci delle quali in contu-
                macia. Abbas fu condannato all’ergastolo per aver organizzato il dirot-
                tamento, ma rimase latitante fino al 2003, quando le forze statunitensi
                lo arrestarono in Iraq. Lì morì sotto custodia americana 115 .
                   A comunicare ulteriore insicurezza contribuirono anche altri atten-
                tati, questa volta ai danni di palestinesi, i cui mandanti non furono mai
                chiariti. All’alba del 9 ottobre 1981 fu assassinato Majed Abu Sharar,
                capo del dipartimento di Informazione dell’Olp e membro del Comitato
                centrale di Fatah. Un ordigno comandato a distanza esplose nella sua
                stanza d’hotel in via Veneto, a Roma. Poche ore più tardi una bomba
                danneggiò anche l’ufficio turistico israeliano della capitale. L’unica ri-
                vendicazione dell’assassinio venne da un gruppo palestinese dissidente,
                ma tra i connazionali prevalse l’idea che l’attentato fosse opera dei ser-
                vizi israeliani. Il caso rimase irrisolto 116 . Tra il 16 e il 17 giugno dell’anno
                successivo  altri  due  palestinesi  furono  assassinati,  sempre  a  Roma:
                Nazeh Matar, neolaureato in medicina e leader studentesco, venne fred-
                dato da colpi di pistola sparati da un veicolo, mentre Kamal Hussein,
                vice direttore dell’ufficio dell’Olp a Roma, fu ucciso dall’esplosione di un
                ordigno piazzato nella sua auto. Un gruppo sconosciuto dal nome Resi-
                stenza ebraica armata rivendicò entrambi gli attentati, ma gli inquirenti
                italiani li considerarono opera del Mossad. Prevedibilmente, comunque,



                   115  Sia Abbas sia gli attentatori sostennero che il sequestro, così come l’omicidio, non
                erano programmati ma risultarono da una serie di errori. Secondo l’argomentazione difen-
                siva, essi avrebbero dovuto compiere una missione nel porto di Ashdod, vicino a Tel Aviv.
                Tuttavia vennero scoperti e il piano fallì. Quindi dirottarono la nave per cercare protezione.
                I tribunali italiani ritennero invece provata l’intenzionalità del dirottamento. Per un profilo
                giuridico, cfr. A. Cassese, Il caso «Achille Lauro». Terrorismo, politica e diritto nella comunità
                internazionale, Editori Riuniti, Roma, 1987, pp. 135-166. Per la versione palestinese, cfr.
                A. La Volpe, Diario segreto cit., pp. 112-114; E. Pusillo, F. Mazza Galanti (a cura di), Cuc-
                ciolo di leone. Biografia di un giovane fedayin, Franco Angeli, Milano, 2000, pp. 15-17. Per
                il ruolo dei servizi, cfr. F. Martini, Nome in codice: Ulisse cit., pp. 112-131. Per una rico-
                struzione aggiornata dell’intero caso, cfr. M. Gerlini, Il dirottamento dell’Achille Lauro e i
                suoi inattesi e sorprendenti risvolti, Mondadori, Milano, 2016.
                   116  Bomb Kills PLO Official in Rome Luxury Hotel, «Washington Post», 10 ottobre 1981.
                Per la reazione palestinese, cfr. A. La Volpe, Diario segreto cit., pp. 76-77.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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