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Ferrante d’Aragona: un figlio naturale per il trono di Napoli 711
fratello - Enrico, che avrebbe dovuto farne le veci durante la sua as-
senza .
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Alfonso era quindi attivamente impegnato nella guerra contro Re-
nato d’Angiò quando giunse in Italia Ferrante, a cui, malgrado la gio-
vane età, il padre affidò quasi subito alcune incombenze di carattere
logistico da svolgere nella sua qualità di luogotenente. Nel maggio del
1439, infatti, ad appena un mese dalla nomina alla prestigiosa carica,
il figlio del sovrano aragonese ricevette dal padre l’ordine di fare co-
struire un ponte di barche sul fiume Garigliano per agevolare i tra-
sporti tra le due rive . Durante i primi anni della sua permanenza nel
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Regno di Napoli, a Ferrante fu tuttavia accuratamente evitata la par-
tecipazione diretta a operazioni militari. Morto poco tempo prima in
battaglia il fratello Pietro, al quale era particolarmente affezionato, Al-
fonso non voleva infatti mettere in pericolo la vita del figlio, che perciò
solitamente alloggiava al riparo delle solide mura del castello di Gaeta,
dal quale a volte si trasferiva provvisoriamente nelle altrettanto sicure
fortezze di Capua e Aversa. All’interno di queste roccaforti poteva ac-
cadere che Alfonso «s’incontrasse con gente d’arme, condottieri e ba-
roni e che se [… Ferrante] non assisteva ai colloqui che il padre aveva
con l’uno o con l’altro di essi, sentisse l’eco delle concessioni o delle
promesse da lui fatte per mantenerli dalla sua parte o per attirarveli».
Da alcuni documenti risulta che il sovrano era molto premuroso verso
il giovane figlio, che a sua volta ricambiava affettuosamente le atten-
zioni paterne secondo quanto riferisce il Pontano nel trattato De oboe-
dientia, in cui il suo comportamento viene additato come modello di
obbedienza filiale . Al fine di rendere agevole la vita a Ferrante du-
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rante l’adolescenza, il padre dopo avergli fornito alcuni domestici di-
spose tra l’altro nell’aprile del 1441 che venissero acquistati in Sicilia
e posti al suo servizio anche due schiavi negri di età compresa fra i 13
e i 14 anni .
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Per fare compagnia al primogenito e per circondarsi nel contempo
di altri affetti familiari il sovrano aragonese decise nel 1441, tre anni
dopo il suo arrivo, di fare venire in Italia pure le due figlie Maria ed
Eleonora, nate anch’esse in Spagna da relazioni extraconiugali con
donne diverse dalla madre di Ferrante . Al di là del motivo affettivo,
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l’arrivo delle figlie era funzionale ai progetti nuziali che il sovrano ara-
gonese aveva in mente per rafforzare la sua posizione nello scenario
32 Ivi, Libro XIV, cap. 52, f. 255r-v.
33 A. Gimenéz Soler, Itinerario del rey don Alfonso de Aragón y de Nápoles, Mariano
Escar, Saragozza 1909, pp. 162-163.
34 E. Pontieri, Per la storia del Regno di Ferrante I cit., pp. 31-32.
35 Aca, Cancillería Real, Reg. 2935, f. 142r.
36 Ivi, Reg. 3182, f. 75r.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)