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                sottoposti al governo dei missionari gesuiti. Non che “aldeamentos” ed
                “engenhos”, in quanto luoghi di potere, non potessero funzionare in
                maniera complementare: i primi, oltre che come base strategica a di-
                fesa dei territori conquistati, servivano anche come riserva di forza la-
                voro indigena, in vista delle necessità dell'agricoltura coloniale o di al-
                tre attività produttive; in questo modo, dunque, potevano rifornire i
                secondi di manodopera pronta all'uso. Tuttavia, più in generale, essi
                esprimevano due progetti distinti di costruzione sociale e comunitaria,
                sia per la configurazione spaziale, sia per l’organizzazione interna: gli
                “aldeamentos”, infatti, si basavano sul rapporto diretto, sebbene non
                paritario, tra missionari, al contempo educatori, controllori e protet-
                tori, e indigeni, entro il contesto del paternalismo cristiano; gli “engen-
                hos”, dal canto loro, sullo sfruttamento materiale degli schiavi, in spe-
                cie africani, da parte dei coloni produttori di zucchero, entro il contesto
                del patriarcato economico e sociale .
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                2. Il linguaggio dello scontro

                   La contrapposizione tra alexandristas e vieiristas, alimentata dalla
                rivalità personale tra Andreoni e Vieira, è ricostruibile attraverso l’ana-
                lisi del linguaggio usato dagli attori coinvolti, con cui furono costruite
                categorie  identificative  funzionali  alla  rivendicazione  dell’adesione  a
                uno dei due gruppi e dell’alterità rispetto al gruppo avversario; un'a-
                nalisi in grado di mostrare come i gesuiti del Brasile pensavano e vi-
                vevano  il  corpo  cui  appartenevano,  come  riuscivano  a  influenzarne
                l’attività istituzionale e come ne costruivano, al suo interno, afferenze
                e differenze.
                   Nella  contrapposizione  tra  alexandristas  e  vieiristas  l’elemento
                della  provenienza  geografica  giocò  un  ruolo  dirimente,  determi-
                nando  una  spaccatura  piuttosto  netta  tra  i  gesuiti  nati  in  Porto-
                gallo, quelli nati in Brasile, «naturali della terra», e quelli nati al-
                trove,  gli  «stranieri»,  come  Andreoni  e  Benci. I  vieiristas  erano  in
                prevalenza di origine portoghese, e in quanto tali sostenevano l’ar-
                rivo e la carriera dei propri connazionali; gli alexandristas, invece,
                perlopiù stranieri oppure di nascita brasiliana, si muovevano nella


                   25  Sul ruolo di “engenhos” e “aldeamentos” nel processo di costruzione territoriale
                della società brasiliana, cfr. S.B. Schwartz, Sugar Plantations in the Formation of Brazi-
                lian Society. Bahia, 1550-1835, Cambridge University Press, Cambridge, 1985, pp. 245-
                337;  R.  Ricupero,  A  formação  da  elite  colonial.  Brasil  c.  1530-c.  1630,  Alameda,  São
                Paulo,  2009,  pp.  93-125;  C.A.  Zeron,  Mission  et  espace  missionnaire.  Les  bases
                matérielles de la conversion, «Archives de sciences sociales des religions», n. 169 (2015),
                pp. 307-334.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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