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Nazioni e fazioni: la frammentazione della compagnia gesuitica nel Brasile coloniale  783


                    essere sfruttate». Si trattava di «particolarità» che non dovevano essere
                    «rese pubbliche», né «conosciute dalle nazioni straniere», per «i gravi
                    pregiudizi» che potevano mettere a rischio la «conservazione» del Bra-
                    sile e, di rimando, «quella di questo Regno e di tutta la Monarchia» .
                                                                                     76
                       Una censura, questa, che si inserì nel solco delle misure restrittive
                    prese nel primo decennio del Settecento dalla corte di Lisbona, la quale
                    aveva stabilito per tutti gli stranieri, religiosi compresi, il divieto di re-
                    carsi  nel  Minas  Gerais,  la  grande  regione  brasiliana  sottoposta  alle
                    prime scoperte ed estrazioni aurifere. Già due anni prima di tale cen-
                    sura, peraltro, il re Giovanni V aveva dato prova di considerare il Mi-
                    nas Gerais un territorio assolutamente strategico in chiave coloniale,
                    inserendolo all’interno della nuova capitania di San Paolo, creata per
                    riorganizzare l'amministrazione di quella regione e dotata di appositi
                    «ministri di giustizia» e di «un reggimento di soldati» .
                                                                       77
                       Fu  nel  quadro  di  queste  vicende,  dunque,  che  il  libro  di  An-
                    dreoni/Antonil venne giudicato pericoloso, poiché, a giudizio del Con-
                    siglio Ultramarino, riportava informazioni che avrebbero potuto essere
                    captate e sfruttate dalle potenze europee ostili al Portogallo – la Fran-
                    cia di Luigi XIV, in primo luogo –, stimolarne gli appetiti coloniali e
                    accentuarne l’aggressività militare. D'altra parte, negli stessi anni in
                    cui il gesuita toscano terminò il suo lavoro e lo sottopose al controllo
                    preventivo del Desembargo do Paço, in Europa era in corso la Guerra
                    di successione spagnola, a cui la Monarchia portoghese partecipò in
                    funzione antiborbonica fin dal 1703; e le conseguenze di tale posizio-
                    namento arrivarono a manifestarsi persino in Brasile, dove la colonia
                    del Sacramento fu occupata dagli spagnoli, il confine settentrionale tra
                    Amazzonia  e  Guyana  venne  sottoposto  a  scorribande  continue  per
                    parte delle forze francesi e Rio de Janeiro fu attaccata due volte tra
                    1710 e 1711, proprio nello stesso periodo in cui a Lisbona si stava
                    decidendo il destino editoriale del libro di Andreoni/Antonil.
                       Non è possibile stabilire se la coincidenza cronologica tra il preoc-
                    cupato «avviso» di Miguel Cardoso ad Andreoni e la richiesta di cen-
                    sura del Consiglio Ultramarino, resa poi effettiva tre giorni dopo dal re
                    Giovanni V, sia stata casuale oppure no; se cioè, all'interno del Consi-
                    glio Ultramarino, ci sia stata la cognizione o al limite la percezione del
                    fatto che lo pseudonimo di André João Antonil nascondesse in realtà
                    l’identità di Giovanni Antonio Andreoni, uno dei principali protagonisti
                    di quel lungo scontro tra gesuiti portoghesi, stranieri e nativi del Bra-
                    sile i cui echi erano appunto arrivati fino a Lisbona; e se quindi, in


                       76  Ahul, Consultas mistas do Conselho ultramarino, cod. 20, c. 309rv.
                       77  Ahul, Conselho ultramarino, 023-001, caixa 1, doc. 13, 17, 96; Dhbn, n. 34, 1936,
                    p. 315.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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