Page 271 - 1
P. 271
Il Mediterraneo, l'Italia e il fascismo nelle pagine di Pietro Silva 797
sistema delle relazioni internazionali e momento di svolta della Que-
stione d’Oriente. In questi decenni il Mediterraneo orientale, segnato
dalla crisi dell’Impero ottomano, poteva leggersi come spazio conteso
non solo dai nascenti nazionalismi dell’area, ma anche dalle ambi-
zioni delle potenze europee che venivano a sovrapporsi e a intrec-
ciarsi nella corsa coloniale. Non deve stupire, dunque, che il rapporto
con l’Europa fosse l’elemento guida di queste interpretazioni, funzio-
nale a una ridefinizione della relazione Italia- Mediterraneo in termini
di politica di potenza.
Per molti versi differente appariva invece l’opera di Pietro Silva,
vero e proprio affresco di lungo periodo sul Mediterraneo, caratteriz-
zato, per la parte contemporanea, da una particolare (e all’epoca
nuova in ambito italiano) attenzione alla storia delle relazioni inter-
nazionali. Nella prima edizione del 1927, il libro recava il titolo Il Me-
diterraneo e un sottotitolo esplicativo «dall’unità di Roma all’unità
italiana».
Silva, come si legge già nelle prime pagine dell’opera, rivendicava
un rapporto di filiazione con l’opera di Cesare Balbo «preoccupato –
così lo ricordava Silva – della necessità di studiare e illustrare ai con-
nazionali la storia e i problemi del Mediterraneo in relazione alla sto-
ria e alle sorti della penisola». Dello scrittore e patriota risorgimentale
egli condivideva, così, lo scopo di «alta educazione nazionale» da cui
era ispirato il suo Sommario della Storia d’Italia . Tradotto nei ter-
15
mini di una contemporaneità dove, – risolti i problemi dell’indipen-
denza e dell’unità, «la Patria è ricostruita entro i suoi confini naturali»
– infatti, le nuove questioni del presente rendevano attuali «davanti
alla coscienza nazionale l’argomento, se non la tesi, così tentante alla
mente del Balbo» .
16
Ritornava, dunque, la questione centrale del rapporto tra Italia e
Mediterraneo, ma nella dimensione «dell’inscindibile nesso che lega
le sorti della penisola e quella del mare in cui si protende e si bagna
tutta» , in un’ottica, cioè, capace di ribaltarne i termini del classico
17
15 P. Silva, Premessa alla prima edizione, in Id., Il Mediterraneo dall’unità di Roma
all’Impero italiano, Ispi, Milano, 1942, p. 8. In questo saggio si utilizzano edizioni diverse
de Il Mediterraneo di Silva. In particolare, si fa riferimento all’edizione appena citata del
1941 (che è anche la più reperibile) e all’edizione originale del 1927 con diverso sottoti-
tolo e periodizzazione (P. Silva, Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’unità d’Italia, Mi-
lano, Mondadori, 1927). Per comodità di riscontro, le citazioni si intendono prese
dall’edizione del 1941 salvo diversa indicazione.
16 Il riferimento è al «sempre più diffuso desiderio di maggiori conoscenze della storia
e dei problemi del Mediterraneo, specialmente in relazione alla situazione e alla politica
dell’Italia». Mentre la tesi cui l’autore si riferisce, da prendere con le dovute cautele, era
quella del «Mediterraneo “lago italiano”» avanzata appunto già da Balbo. Ibidem.
17 Ivi, p. 9.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)