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Il Mediterraneo, l'Italia e il fascismo nelle pagine di Pietro Silva   799


                       A Rosselli faceva eco Amedeo Giannini, che su «Oriente Moderno»
                    notava come

                    il problema del Mediterraneo è stato già oggetto di particolari monografie in
                    Italia (Rinaudo, Mantegazza, e, più recentemente De Luigi e Ambrosini), ma
                    nessuno lo ha imposto in un così largo quadro come il Silva. Tanto largo,
                    che talora si perde il filo della narrazione, perché, a proposito del Mediterra-
                    neo, per non citare che qualche esempio, il Silva rifà larga parte della storia
                    del Risorgimento italiano e della questione orientale 20 .

                       Se  appariva,  perciò,  evidente  l’elemento  di  originalità  proposto
                    da  Silva  affrontando  la  storia  del  Mediterraneo  non  unicamente
                    nella dimensione proiettiva italiana, era però anche vero che quello
                    stesso elemento costituiva agli occhi dei suoi contemporanei un fat-
                    tore critico.
                       Era quanto, ad esempio, rilevava Adolfo Omodeo su «La Critica»
                    nel  1929,  interrogandosi  sulla  questione,  tutta  storiografica,  della
                    possibilità che un «concetto geografico», il Mediterraneo, «potesse es-
                    sere oggetto di una storia unitaria o non piuttosto un repertorio, una
                    silloge di storie diversissime, unite insieme come perle in un filo; non
                    una vera storia, mancandole omogeneità di sviluppo»  .
                                                                          21
                       Ben al di là del rapporto con un presente storico problematico e
                    condizionante, l’opera di Silva, insomma, attirava l’attenzione perché
                    scomodava questioni fondanti di filosofia della storia. Nella direzione
                    della critica di Omodeo, infatti, andava – come è noto – anche la per-
                    plessità di Benedetto Croce che, pur apprezzando lo sforzo ricostrut-
                    tivo ed interpretativo di Silva, riteneva difficilmente declinabile il rap-
                    porto tra «realtà geografica» e «concetto di sviluppo che è essenziale
                    nella storia» .
                                22
                       Restava,  tuttavia,  come  sottolineò  anche  Gioacchino  Volpe ,  il
                                                                                    23
                    fatto che l’opera di Silva colmava un vuoto e rispondeva a una neces-


                       20  A. Giannini, Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’unità d’Italia, «Oriente Moderno»,
                    n.10, (1927), p. 527.
                       21  A. Omodeo, Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’unità d’Italia, «Leonardo», n.3
                    (1927), pp. 239-40. Sulla riattualizzazione più generale di questi dibattiti storiografici
                    tesi non tanto a condannare visioni politiche o appartenenze ideologiche quanto a va-
                    gliare la consistenza delle tesi scientifiche, si vedano anche le riflessioni di M. Verga,
                    L’Italia e la sua storia del Mediterraneo cit., p. 222. Per gli echi postbellici di questo
                    dibattito, cfr. R. De Giorgi, Il Mediterraneo di Chabod cit.
                       22  Pur giudicando l’opera di Silva «un pregevole libro sulla storia del Mediterraneo»,
                    Croce riprese testualmente il giudizio di Omodeo. Cfr. B. Croce, Storia della storiografia
                    italiana nel secolo decimonono, con Appendice sulla storiografia recente, 2° vol., Laterza,
                    Bari 1932, p. 253.
                       23 Ora in G. Volpe, Storici e maestri, Vallecchi editore, Firenze, 1967, pp. 97-101.
                    Secondo  Volpe  l’opera  di  Silva  era  stata  «ben  accolta»  anche  perché  aveva  saputo


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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