Page 279 - 1
P. 279
Il Mediterraneo, l'Italia e il fascismo nelle pagine di Pietro Silva 805
al punto di poter considerare la questione italiana, e la formazione di
uno Stato nazionale, una «fase dell’alterno, secolare gioco degli inte-
ressi mediterranei» di Francia e Inghilterra» .
33
Tutte queste questioni, che impegnavano l’attenzione allora di un
«liber uomo di stampo risorgimentale» , riecheggiavano a distanza di
34
dieci anni dalla Grande Guerra nelle pagine de Il Mediterraneo dove
poteva leggersi di un Risorgimento italiano non confinato in un pro-
cesso autoctono, ma processo pienamente inserito nelle vicende eu-
ropeo e che, più esattamente, andava inquadrato in un dato geogra-
fico, meglio ancora geopolitico, ben definito: lo spazio mediterraneo
del Grande Gioco tra Russia e Regno Unito, nonché degli effetti della
pax britannica e della rivalità anglo-francese .
35
Non sempre si è compreso che da questa impostazione del pro-
blema derivava allora in Silva, e tale si conserverà sotto traccia an-
che negli anni di maggiore convergenza con le prospettive del regime
fascista, il fondamento di un ruolo “democratizzante” dell’Italia nel
Mediterraneo. Soprattutto nell’immediato dopoguerra quella analisi
del contesto di forze internazionali all’interno del quale l’Italia aveva
raggiunto l’indipendenza e l’unità, poneva le basi di un revisionismo
democratico postbellico simile per molti versi a quello che ispirava
la politica di Nitti e che era – lo si è già accennato – diretta filiazione
della lezione di Gaetano Salvemini e dell’adesione al mazziniane-
simo risorgimentale. Nella prima stesura dell’opera le pagine dedi-
cate ai problemi dell’Adriatico si sarebbero, negli anni successivi,
tinte di un’aspra critica alla miopia nazionalista con la quale era
stata affrontata «l’aggrovigliata e penosa situazione del periodo
1919-20» . Quella miopia era stata, a giudizio di Silva, figlia
36
dell’amputazione pregiudiziale di ogni discorso di più ampio respiro
intorno al ruolo che l’Italia avrebbe potuto giocare in direzione del
Mediterraneo orientale e, più in generale, intorno a un riassetto de-
gli equilibri mediterranei. Figlia, dunque, della mancanza di corag-
gio o, più esattamente del timore che, come egli scriveva, «questa
33 P. Silva, La politica di Napoleone III in Italia, Società Editrice Dante Alighieri, Mi-
lano-Roma-Napoli, 1927.
34 La definizione è di N. Valeri, Profilo di Pietro Silva in Studi in onore di Pietro Silva,
a cura della Facoltà di Magistero dell’Università di Roma, Le Monnier, Firenze, 1957, p.
XXI.
35 A tale proposito si veda il quarto capitolo dell’opera, significativamente intitolato
La politica mediterranea durante la formazione del Regno d’Italia, dove questi nessi sono
ben evidenziati. P. Silva, Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’Impero italiano, Milano
1941, pp. 291- 313.
36 P. Silva, Il Mediterraneo dall’unità di Roma all’unità d’Italia cit., (edizione del 1927),
p. 414. Per l’applicazione dell’idea mazziniana al problema adriatico si veda Ivi, pp. 414-
420.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)