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                l’imperiale […] non fanno intorno a questo punto obiezione alcuna» .
                                                                                  62
                Si trattava di «un mezzo per cento» che colpiva i mercantili battenti
                bandiere “italiane” per le merci fatte arrivare dall’Italia e sullo zucchero
                imbarcato  per  essere  portato  in  Italia:  talmente  detestabile  da  far
                esclamare al console che «questi genovesi in queste reggie dogane ten-
                gono un’altra loro particolare dogana» .
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                   La vicenda della tassa per la chiesa introduce al nodo delle relazioni
                tra operatori marittimi veneziani e mercanti attivi a Lisbona (gli «incet-
                tatori  dello  zucchero»,  come  li  definì  il  console  Gherro  il  22  aprile
                1777). Anche in questo porto atlantico – come nel caso di Cadice – la
                mancanza di vere figure mercantili veneziane si faceva sentire: addi-
                rittura in una lettera del 6 settembre 1780 si attestava la totale as-
                senza di un insediamento “nazionale”, con l’eccezione di «qualche sud-
                dito veneto vagabondo pezzente come Lazzaro» . In base alla corri-
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                spondenza consolare, il commercio della piazza era in mano ai nego-
                zianti autoctoni e a quelli inglesi, olandesi, tedeschi , genovesi. Se
                                                                    65
                dalle lettere si passa ai manifesti di carico – allegati in taluni casi dai
                consoli, dopo il loro visto – ci si può rendere conto, più nel dettaglio,
                delle corrispondenze tra mercanti spedizionieri a Lisbona e mercanti
                commissionari di stanza a Venezia. Su 143 partite di merci registrate
                in  un  campione di dieci manifesti di carico risalenti agli anni della
                guerra di indipendenza americana, ritroviamo 31 spedizioni di soggetti
                o ditte portoghesi, 23 da parte di inglesi, 19 da parte di olandesi, 18
                da parte di tedeschi e 30 da parte di spedizionieri e compagnie di ori-
                gine italiana (di cui 22 di sicura origine genovese) . Tra i portoghesi,
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                si contavano diversi mercanti impegnati nel rifornire regolarmente la
                piazza di Venezia di zucchero: Anselmo Da Cruz, João Perreira, José
                Dominguez «e figlio», Francesco Xavier Da Costa si ritrovano tutti più


                   62  Lettera del 5 dicembre 1780 (Asv, Vsm, Lettere dei consoli, 695). Si trattava evi-
                dentemente della dimostrazione che Lisbona non era frequentata da altre marinerie “ita-
                liane”.
                   63  Lettera del 15 gennaio 1782 (ibidem).
                   64  Ibidem. Più precisamente, il console Perelli affermava che «de veneti stabiliti siamo
                sei, nessuno applicato alla mercatura». Il 5 dicembre di quello stesso anno si tornò a
                osservare che «li veneti mercantili in questo porto [non avevano] alcun loro agente».
                   65  Della qualificata componente mercantile tedesca nella città di Lisbona, i consoli
                veneziani si erano già accorti nella prima parte del secolo: in una lettera dell’8 maggio
                1722 si riferiva che «li zuccari qui godono tuttavia l’esencione de dritti fora del Regno,
                per il che li amburghesi continuano far grosse spedicioni» (Asv, Vsm, Lettere dei consoli,
                694).
                   66  Completano il quadro alcune spedizioni di capitani di nave veneti «per sé stessi»,
                degli stessi consoli (nel luglio 1776 Antonio Maria Gherro spedì a Venezia alcuni barili
                di vino), e alcune registrazioni di mercanti di cui non siamo stati in grado di riconoscere
                con certezza la nazionalità. Tutti i manifesti di carico analizzati si possono ritrovare in
                Asv, Vsm, Lettere dei consoli, 695.



                Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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