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                   Dimensione privata e pubblica, com’è noto del tutto sfumate in an-
                cien régime, si frappongono, inoltre, anche nelle scritture epistolari,
                sicché  «il  piano  individuale,  autobiografico,  emotivo  ed  affettivo,  e
                quello pubblico e istituzionale si intrecciano indissolubilmente, in una
                dualità complementare» .
                                       23
                   Il carteggio di De Marco conferma cosa fu il fenomeno epistolare
                nel XVIII secolo, il suo essere, vale a dire, una conversazione a di-
                stanza finalizzata al rafforzamento e alla conservazione di relazioni,
                amicizie e conoscenze. Il corpus qui esaminato, la più importante te-
                stimonianza autobiografica conservatasi del ministro di Ferdinando
                IV, è costituito da 184 lettere  scritte tra il 1728 e il 1751, con una
                                             24
                preponderanza di quelle risalenti agli anni 1729-1731 – sono 120 le
                lettere di questo triennio spedite a De Leo (tab. I). Datate perlopiù il
                sabato, giorno in cui partivano da Napoli i procacci per tutto il Re-
                gno ,  le  lettere  viaggiavano  sull’itinerario  postale  Napoli-Otranto
                   25
                lungo il quale si trovava una stazione di posta proprio a S. Vito (fig.
                1), luogo di residenza di De Leo.

                             anno       n. lettere     anno      n. lettere
                             1728           6          1736          16
                             1729           46         1737          18
                             1730           49         1738          4
                             1731           27         1739          3
                             1732           4          1740          3
                             1733           2          1741          1
                             1735           3          1751          2
                        Tab. 1 - Numero di lettere dell’epistolario di Carlo De Marco, per anno


                   Frammenti di vita quotidiana, le lettere, specie quelle a cavallo tra
                gli anni Venti e Trenta del Settecento, restituiscono l’immagine di uno
                studente zelante, attento osservatore di quanto accadeva in città: dalle
                cerimonie  pubbliche  alle  vicende  politiche,  dagli  eventi  mondani  ai


                   23  M. Caffiero, Testi e contesti. Le scritture femminili private a Roma nel Settecento: i
                diari  tra  soggettività  individuali  e  appartenenze  socio-culturali,  «Giornale  di  Storia»,  3
                (2010), online: giornaledistoria.net. Sulle categorie pubblico/privato cfr. M. Meriggi, Pri-
                vato, pubblico, potere, in G. Calvi (a cura di), Innesti. Donne e genere nella storia sociale,
                Viella, Roma, 2011, pp. 39-51.
                   24  Due delle 184 lettere dell’epistolario non sono destinate a Ferdinando De Leo: una,
                del 1730, scritta allo zio Carlo Baoxich, e l’altra, del 1736, indirizzata a Carmine De Leo,
                fratello di Ferdinando.
                   25  G.M. Vidari, Il viaggio in pratica o sia corriero veridico, Napoli, Nella nuova Stampa
                di Francesco Ricciardo, 1720, pp. 4-5; cfr. anche G. Miselli, Il burattino veridico, overo
                instruzzione generale per chi viaggia, Per Giovanni La-Noù, e Compagni, Venezia, 1698,
                pp. 137-138.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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