Page 131 - mediterranea 57
P. 131

Formazione e ascesa di un homo novus nella Napoli austriaca      131


                       Oltre a contenere le tracce, più o meno latenti, di quegli ideali che
                    avrebbero guidato la sua azione di governo, l’epistolario rivela anche
                    l’importanza del «periodo forense» e dell’attività giuridica, svolta du-
                    rante il viceregno austriaco e nei primi anni del regno borbonico, per
                    l’acquisizione di strumenti, conoscenze e competenze che avrebbero
                    facilitato il suo approdo alle magistrature centrali. In assenza di altre
                    fonti utili a illuminare quelle che finora sono state zone d’ombra della
                    sua biografia, le lettere si rivelano preziose per ricostruire e compren-
                    dere il percorso di maturazione del suo pensiero, grazie alla capacità
                    della fonte di permettere l’analisi della sfera pubblica e privata di De
                    Marco nonché alla natura confidenziale del suo rapporto con De Leo.
                    Fu in questa fase che egli sviluppò quella gamma di valori avrebbe
                    connotato il «periodo ministeriale»: la sua inflessibilità, il suo amore
                    per la giustizia, la sua «superstiziosa puntualità», per usare le parole
                    di Domenico Cattaneo  133 , non propriamente uno degli uomini di go-
                    verno e di corte più vicino alle sue posizioni 134 .
                       Le parole di Galanti con cui si è scelto di introdurre queste pagine
                    e con le quali l’illuminista napoletano ricordava la buona sorte che
                    accompagnò l’ascesa al governo e la vita del ministro brindisino, ap-
                    paiono condivisibili solo in parte. Esponente della piccola nobiltà di
                    provincia, trasferitosi a Napoli per studiare diritto, come altri prima e
                    dopo di lui, De Marco percorse la sua carriera professionale un passo
                    alla volta, guadagnandosi la stima dei superiori grazie alle sue doti,
                    alla sua grande dedizione al lavoro e al suo rigore morale. La sua for-
                    tuna fu quella di incontrare lungo il cammino gli uomini giusti: De
                    Vitale prima, Mauri e Tanucci poi, promossero la sua carriera e favo-
                    rirono la sua ascesa a incarichi governativi di alto livello. Fu, nondi-
                    meno,  importante  anche  il  contesto  politico,  sociale  e  culturale  nel
                    quale De Marco completò la sua formazione, ambiente favorevole per
                    quel ceto di giuristi nel quale entrò a far parte negli anni giovanili, oltre
                    che fecondo di quegli ideali che avrebbero trovato in lui, come in altri
                    della sua generazione, terreno fertile.




                       133  Lettera di Domenico Cattaneo a Carlo III, 28 aprile 1761, in B. Tanucci, Epistola-
                    rio. IX cit., p. 454.
                       134  Tra i numerosi studi degli ultimi anni sulla corte di Carlo di Borbone, mi limito a
                    citare qui E. Papagna, La corte di Carlo di Borbone, il re «proprio e nazionale», Guida, Napoli,
                    2011; Ead., Feste di piazza e cerimonie di palazzo nella Napoli borbonica: le celebrazioni
                    per la nascita della real prole, «Mélanges de l’École française de Rome-Italie et Méditerra-
                    née», 127/1 (2015), pp. 171-194; i contributi in A.M. Rao (a cura di), Corte e cerimoniale
                    di Carlo di Borbone a Napoli, Fedoa Press, Napoli, 2020; P. Vásquez Guestal, Los espacios
                    de una nueva majestad. Carlos de Borbón y los Sitios Reales de la monarquía de la Dos
                    Sicilias (1734-1759), in J.L. Sancho, J. Ortega Vidal (a cura di), Una Corte para el Rey.
                    Carlos III y los Sitios Reales, Comunidad de Madrid, Madrid, 2016, pp. 52-63.


                                                  Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   126   127   128   129   130   131   132   133   134   135   136