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o per fare protestare le eventuali lettere di credito non solute e per
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tutto ciò si sarebbero avvalsi dei tribunali, producendo e procurando
la relativa documentazione.
3. Simone Zati mercante e banchiere a Palermo
Agli inizi di ottobre del 1612 Simone Zati si era stabilito a Palermo per
seguire gli affari della società. Per essere operativa, i due soci dovettero
prima trovare credito presso uno dei maggiori banchi internazionali, così
che, il 5 novembre fu emessa dalla fiera di Piacenza una lettera di cambio
a loro favore, con la quale Luca Corsale, agente a Palermo del banchiere
genovese Geronimo Serra, stornava loro la rilevante somma di scudi due-
mila in oro o argento . La seconda necessità pratica fu quella di trovare
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un’abitazione stabile che facesse anche da sede commerciale, pertanto
Zati, al suo arrivo in città, si orientò su una zona non troppo distante
dalla Loggia, storicamente la city palermitana. Ebbe l’occasione di affit-
tare una casa di proprietà dei Gesuiti, ubicata nella via «dello inchia-
cato» prossima alla strada commerciale della Bandiera nel quartiere del
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Seralcadio. Nel marzo dell’anno successivo, già abitandola, ne formalizzò
il contratto di affitto in nome della società . Una volta aperto il banco,
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il fiorentino allacciò subito relazioni di affari con gli altri mercanti-
52 Sulla modalità del protesto di lettera di cambio per la fiera di Piacenza, sottoscritta
da un «titulato del Regno» presso un banco di Palermo, il 18 luglio del 1617 si pronun-
ciarono univocamente i maggiori operatori bancari attivi in città: Antonio e Giovanni
Geronimo Cavanna, Gregorio Castelli, Ippolito Malaspina, Pier Filippo Vieri, Petro Villa
Mayor, Melchion Brugera, Bartolomeo Steccuti, Benedetto Quaratesi, Giulio Gallo-
dengo, Giovanni Croppo, Francesco e Clemente Talavera, Giovanni Tommaso Ferreri,
Carlo Mutio, Pier Maria Aghati, Francesco Bertola, Martino Bado, Valenti Mazzia, Ro-
lando Morello, Sigismondo Rocha, Alessandro Cigala, Giovanni Gregorio Isola, Alessan-
dro Magliola, Giaime Matali, Gabriele Mas, Ottavio Lomellino, Bernardo Scale, Petro
Serignana, Mario Antonio Pernice, Filippo Castagnola, Angelo Maria e Marco Antonio
Paganetto, Bastiano Scotto, Gian de Games, Giovanni Agostino e Desiderio Segno, Gio-
vanni Agostino Arata, Giovanni Battista Cigala, Michele Massone, Andrea Morando, Ni-
colò Bozolo, Ottavio Nicolini e il nostro Simone Zati. Asp, notaio Cesare La Motta,
vol.16984, cc.52r-54v.
53 Asp, notaio Giovanni Luigi Blundo, vol.8523, 20 dicembre 1612, cc.281r-v. Dal
1580 la città di Piacenza ospitò la fiera di cambio (1 febbraio, 2 maggio, 1 agosto, 2
novembre), sull’argomento cfr. C. Marsilio, “O dinheiro morreu cit., sul ruolo della fami-
glia Serra cfr. Y. Rocío Ben Yessef Garfia, Reti tra Repubblica e il Re: lo studio della
famiglia genovese dei Serra nella comprensione dei modelli politici di antico regime (prima
metà del XVII secolo), in A. Gallia (a cura di), Itinera. Nuove prospettive della ricerca sto-
rica e geografica, CISGE, Roma 2016, pp.21-31.
54 Attuale via Trabia, cfr. L. Chifari, C. D’Arpa, Vivere e abitare da nobili a Palermo
tra Seicento e Ottocento. Gli inventari ereditari dei Branciforti principi di Scordia, Palermo
University Press, Palermo 2019, p.43.
55 Asp, notaio Giovanni Luigi Blundo, vol.8589, 16 marzo 1613, cc.864v-865r.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Aprile 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)