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«Absolutamente no entra obispo si no el que presenta y nombra su Magestad»...  327


                    quelle altre bolle che ratificavano le presentazioni regie ; sostituire la
                                                                          53
                    via dei brevi apostolici con quella di «cartas misivas», così da aggirare
                    l’autorizzazione dei provvedimenti romani riguardanti il regno tramite
                    l’exequatur . Quella che potrebbe definirsi come la prima guerra dei
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                    vicari apostolici tra Roma e Madrid si concluse comunque senza esiti
                    tra il 1604 e il 1608, con la nomina quasi contemporanea dei nuovi
                    vescovi nelle diocesi interessate (unica eccezione Monreale nel 1612),
                    a seguito della morte dei loro predecessori (solo ad Agrigento si trattò
                    di trasferimento) .
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                       Si trattò però solo di una tregua, dato che 25 anni dopo, tra il
                    1630 e il 1632, la contesa si riaprì. Questa volta l’occasione fu offerta
                    dagli «excesos» dei vescovi di Messina, Catania e Agrigento, che erano
                    entrati in aspro conflitto con le rispettive comunità locali. Particolar-
                    mente gravi erano le accuse contro il primo, Biagio Proto de Rubeis
                    (1626-46), già vicario generale a Mazara e poi uditore del nunzio a
                    Madrid: estorsione (5000 onze tra il 1627 e il 1629), arresti e deten-
                    zioni  arbitrarie,  usura,  falsificazione  di  atti  processuali,  simonia  e
                    corruzione.  Erano  addebiti  che  si  spiegavano  probabilmente  come
                    reazione all’intransigenza con la quale il prelato aveva difeso la sua
                    giurisdizione  (un’altra  accusa  inverosimile  era  che  fosse  a  capo  di
                    2000 persone tra familiari e ufficiali episcopali). Gli «excesos» impu-
                    tati a Innocenzo Massimi, vescovo di Catania (1624-33), e Francesco
                    Traina, vescovo di Agrigento (1627-51), erano analoghi: abuso nella
                    gestione del patrimonio della diocesi, illeciti procedimenti giudiziari
                    ed estorsione di elemosine. Traina, in particolare, aveva concesso a
                    un nipote la titolarità della tesoreria della cattedrale, contrastando
                    la nomina di altra persona a quella posizione da parte della Santa
                    Sede .
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                       I tre prelati furono convocati a Roma per giustificare la loro con-
                    dotta e nel frattempo un visitatore o commissario apostolico, il ve-
                    scovo di Martirano Luca Cellesi, e un vicario apostolico, il vescovo
                    di Oppido Giambattista Pontano, venivano inviati in Sicilia, rispet-
                    tivamente nell’agosto 1630 e nel gennaio 1632, per condurre inda-


                       53  «Las cláusulas nuevas que an yntroduçido a las [bullas de las] presentaçiones de
                    V. M.d son que no se dize praecedente praesentacione, sino accedente consensu Philippi
                    Regis Catholici, y se recatan de las palabras que muestran patronadgo (sic)» (il corsivo è
                    mio): ivi, viceré Feria a Filippo III (Palermo, 12 marzo 1604).
                       54  Ivi, Filippo III all’ambasciatore Escalona (Valladolid, 7 agosto 1604).
                       55  P. Gauchat, Hierarchia Catholica Medii et Recentioris Aevi, vol. IV, Librariae Re-
                    gensbergianae, Regensburg, 1935, pp. 73 (Agrigento), 141 (Catania), 235 (Mazara), 239
                    (Messina), 249 (Monreale), 272 (Palermo), 325 (Siracusa).
                       56  S. Fodale, Il coltello nella carne: proteste antiepiscopali nel primo Seicento siciliano,
                    in I. Zilli (a cura di), Fra spazio e tempo. Studi in onore di Luigi De Rosa. Dal Medioevo al
                    Seicento,  Edizioni  Scientifiche  Italiane,  Napoli,  1995,  pp.  407-434;  F.  D’Avenia,  La
                    Chiesa del re cit., pp. 134-136.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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