Page 127 - Rivista58_BR_con_cop
P. 127

Il sud Italia nello sguardo di due viaggiatrici settecentesche. Un approccio storico   353


                    natura sociale, la definizione di Placanica riportata sopra. È molto fre-
                    quente nelle lettere, e quindi nella quotidianità del viaggio, il riferi-
                    mento  alla  patria,  soprattutto  in  termini  di  comparazione  tra  i  due
                    paesi (enfatizzava la superiorità morale del popolo inglese rispetto a
                    quello italiano, spesso ritenuto, ad eccezione della classe aristocratica,
                    ‘incivile’ ), e ciò lascia intuire una certa difficoltà a integrarsi («we were
                            38
                    extremely pleased to find a great many English here») . Una sensa-
                                                                          39
                    zione di distacco (già percepita da Walpole, come si diceva) che si ri-
                    scontra anche nella narrazione di alcuni eventi drammatici. Così, rac-
                    contando dell’omicidio di un ragazzino biasimava la madre che si la-
                    sciava ‘consolare’ con maccheroni e cioccolata; non conosceva eviden-
                    temente l’usanza di portare cibo alla famiglia del defunto, nelle ore
                    immediatamente successive alla morte, come segno di attenzione, e
                    non di consolazione .
                                        40
                       Altre volte Anna, con un cenno di resistenza agli stereotipi, ricono-
                    sce invece qualcosa agli autoctoni (una delle loro guide) in termini di
                    conoscenza:

                       It is really surprising to observe the natural taste of these poor people, and
                    how much of history true and false they know, considering their education,
                    etc.: though they are often bewildered and confused in regard to ancient dates
                    and events, confounding legendary tales (handed down to them by their fore-
                    fathers) with historical facts 41 .

                       Questo disagio nei confronti della tradizione del luogo (e la tenta-
                    zione di paragonare i due paesi) era piuttosto frequente tra gli inglesi;
                    e anche tra le viaggiatrici era abbastanza generalizzato cercare la com-
                    pagnia dei propri compatrioti e nutrire diffidenza verso gli autoctoni.
                    In alcuni casi, la propensione a mantenere questo tipo di distanza si
                    può riconoscere nella scelta di tradurre i nomi delle città, dei perso-
                    naggi famosi, dei quadri (è quanto fece, ad esempio, la saggista Mary




                       38  Hester Lynch Piozzi, scrittrice e salonnier inglese, avrebbe invece interpretato l’‘in-
                    civiltà’  del  popolo  italiano  come  passionalità,  contrapponendola  alla  notoria  compo-
                    stezza  degli  inglesi  (P.  Guida,  Scrittrici con la valigia  cit.,  p.  114).  Altre  lamentavano
                    l’ignoranza, l’inaffidabilità, la tendenza all’imbroglio, o una certa libertà di costumi e la
                    frivolezza delle italiane, che poteva produrre indignazione ma anche emulazione (come
                    nel caso di Fanny Lewald Stahr, che in Italia scoprì una nuova sensualità e fisicità).
                    Sempre Fanny e poi Marie von Ebner-Eschenbach lodavano invece negli italiani la spon-
                    taneità, la laboriosità, il fascino, la gentilezza, l’allegria. Cfr. ivi, pp. 127-130.
                       39  [A. Riggs Miller], Letters from Italy cit., vol. II, p. 45. Improvvisamente però un
                    segnale di modestia, parlando di percezione del popolo inglese da parte degli ufficiali
                    olandesi: «They are strongly prejudiced to the British nation; I say prejudiced, for they
                    think better of us than we merit» (ivi, p. 101).
                       40  Ivi, pp. 59-60.
                       41  Ivi, p. 127.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   122   123   124   125   126   127   128   129   130   131   132