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Il sud Italia nello sguardo di due viaggiatrici settecentesche. Un approccio storico   357


                       All’ipotetico amico che le aveva chiesto un ragguaglio delle cose os-
                    servate e degne di nota, e al quale la lunga Lettera (datata Foggia, 5
                    giugno  1786)  è  indirizzata,  Matilde  rivela  di  voler  affrontare,  «con
                    ischiettezza  e  sincerità»,  temi  quali  «il commercio, l’indole, ed  il  co-
                    stume degli abitanti, la qualità de’ terreni, i loro prodotti, l’agricoltura,
                    ed altre simili cose», confidando, come era consuetudine, nella ‘beni-
                    gnità’ dei suoi lettori («mai avvisata di erigermi in aria di addottrinata
                    donna, o di storica di professione»). La sua intenzione è quella di pub-
                    blicare  la  Lettera,  e  dall’attenta  analisi  che  conduce  durante  il  suo
                    viaggio (durato circa un mese) trapela, inevitabilmente, la consapevo-
                    lezza di partecipare al progetto di ricognizione del Regno, rispondendo,
                    in particolare, all’appello di Antonio Genovesi per un piano di rinno-
                    vamento strutturale del paese. Tutto questo lascia intuire il carico di
                    influenze nella Lettera e ovviamente conferma la formazione illumini-
                    sta della donna, decisa a indagare, secondo l’idea genovesiana, sugli
                    ‘errori’, ovvero sulle cause dello stato di arretratezza delle campagne
                    delle  province  lontane,  e  a  ragionare  sulle  possibilità  di  sviluppo .
                                                                                      52
                    Rientrando  nel  filone  del  reportage  economico-sociale  (che  aveva  in
                    Giuseppe  Maria  Galanti,  Domenico  Grimaldi,  Francesco  Longano  e
                    Giuseppe Palmieri i suoi esempi più noti e illustri), il suo è pertanto
                    «un distinto ragguaglio […] di quanto v’era in questa Provincia di ri-
                    marchevole, e raro, e di quanto poteasi da me osservare, e riflettere,
                    […] avendo aggiunto di più, alcune mie riflessioni su i bisogni della
                    medesima, e sulla maniera valevole di potere a quelli soddisfare» .
                                                                                   53
                       Fedele a questo compito, Matilde concede pochissimo spazio alla
                    descrizione  dei  luoghi  visitati  e  delle  bellezze  architettoniche.  Come
                    pure accenna solo vagamente agli incontri con famiglie nobili (che cri-
                    tica per il fanatismo e la presunzione). Animata da una grande curio-
                    sità intellettuale, della gente di Bari apprezza principalmente l’univer-
                    sale inclinazione al travaglio, e dagli agricoltori riceve spiegazioni det-
                    tagliate sulla coltivazione della vite, attraverso le quali «ciascuno va
                    facilmente a comprendere, dover que’ vini essere di tutta perfezione» .
                                                                                      54
                    Aggiunge, inoltre:





                       52   Cfr.  Antonio  Genovesi:  dalla  morale  alla  politica  alla  scienza  economica,  in  M.
                    Mafrici, S. Martelli (a cura di), Augusto Placanica. Scritti cit., t. I, pp. 389-404.
                       53  M. Perrino, Lettera cit., pp. 4-6, 88. Altre descrizioni e valutazioni delle province
                    pugliesi da parte dei contemporanei (come Giuseppe Maria Galanti, Lorenzo Giustiniani
                    e Giuseppe Palmieri) si leggono in G. Galasso, Storia del Regno di Napoli cit., vol. VI,
                    Società e cultura del Mezzogiorno moderno, pp. 502-516. Cfr. inoltre V. Masiello, La Pu-
                    glia di fine Settecento. Relazioni di viaggio dei riformatori napoletani e altri studi settecen-
                    teschi, Palomar, Bari, 2007.
                       54  M. Perrino, Lettera cit., pp. 12-13.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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