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356 Milena Sabato
tori. Ma c’è anche qualcos’altro che rende il caso di Matilde Perrino
(1760-1850) e della sua Lettera originale e anomalo nel panorama
dell’odeporica (specie) femminile settecentesca: proprio l’evidente pre-
senza del genere nell’esperienza e nella scrittura del viaggio. Oltre na-
turalmente al fatto di essere l’unica viaggiatrice italiana ad aver af-
frontato in quel periodo un viaggio in una provincia meridionale e ad
averne scritto .
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Perché dunque spingersi nelle province? Partendo da Napoli, sua
città d’origine, che l’aveva vista crescere in un ambiente agiato e colto,
Matilde, in compagnia dei suoi fratelli, viaggiò col padre Filippo, avvo-
cato e Regio Consigliere di Ferdinando IV, inviato in Puglia come os-
servatore.
[…] questo mio piccol viaggio, seguito, come sapete, dall’aver voluto mio
Padre seco condurmi, ed in compagnia de’ miei fratelli, in occasione d’aversi
dovuto egli trasferire per dissimpegno di premuroso affare al suo Ministero
affidato, ne’ feudi di Tringiano, e Capurso in Terra di Bari 50 .
Ma la scrittrice assecondò semplicemente la volontà paterna
nell’unirsi a lui in viaggio? Anche se non ne fa alcuna menzione, pare
che la genesi del viaggio pugliese avesse a che vedere con la volontà di
superare la delusione di un amore impossibile (un amore, ricambiato,
verso un principe tedesco, ma con di mezzo una differenza di rango
che ne impediva il matrimonio) . Di certo è che leggendo il suo reso-
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conto emerge chiaramente lo spirito illuminista che lo anima, e l’espe-
rienza di ricerca e di studio che lo caratterizza.
49 Su viaggiatrici italiane che attraversarono l’Italia (e non solo), raccontando nei loro
diari le tappe, gli incontri e le cose viste, si vedano, in particolare, oltre a P. Guida,
Scrittrici con la valigia cit., R. Ricorda, Viaggiatrici italiane tra Settecento e Ottocento.
Dall’Adriatico all’altrove, Palomar, Bari, 2011, e G. Bertrand, M. Pieretti (a cura di), Una
marchesa in viaggio per l’Italia. Diario di Margherita Boccapaduli (1794-1795), Viella,
Roma, 2019.
50 M. Perrino, Lettera […] ad un suo amico nella quale si contengono alcune sue rifles-
sioni fatte in occasione del suo breve viaggio per alcuni luoghi della Puglia, Stamperia
Simoniana, Napoli, 1787, p. 4. Ristampato col titolo Matilde Perrino e il suo Viaggio per
alcuni luoghi della Puglia (1787), a cura di G. Malcangi, Tipografia Vecchi & C., Trani,
1964; La Puglia del ’700. Lettera di una viaggiatrice (1787), a cura di I. Palasciano, Ca-
pone, Cavallino di Lecce, 1983; Lettera di Matilde Perrino […], a cura di G. Cantalice,
Edizioni digitali del Cisva, 2006.
51 Nel 1792 Matilde sposò poi un nobile spagnolo, Fortunato Salzano De Luna,
da cui ebbe un’unica figlia, Cecilia, nota poetessa e saggista. Separatasi dal marito,
scelse di dedicarsi prevalentemente alla gestione delle sue proprietà (creando anche
un’azienda agricola) e alla formazione della figlia. Avrebbe anche scritto un ro-
manzo, andato però perduto durante i moti del ’99, come si legge nella sua auto-
biografia. Cfr. P. Guida, L’altro Risorgimento nella letteratura dei Folliero De Luna,
Milella, Lecce, 2011, pp. 13-31.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)