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Tra cielo e terra: la condizione vedovile a Palermo nel tardo medioevo   253


                    Playa, avvocato di Francesca, sostenne che le sentenze emanate dalla
                    Magna  Regia  Curia,  dalla  Sacra  Regia  Coscienza  e  dal  Sacro  Regio
                    Consiglio erano nulle, ma il viceré diede ragione a Margherita, quindi,
                    la vedova di Bernardo Perollo avrebbe potuto fare causa a Francesca.
                    A 27 anni dalla morte del marito, la vedova continuava a lottare per i
                    suoi diritti, supportata da parenti e noti avvocati .
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                    4. Le vedove di mercanti e notai tra gestione finanziaria e tutela
                        dei minori

                       Il mecenatismo religioso non era prerogativa delle nobili vedove. Nel
                    1368 Palma, moglie del mercante Giacomo de Francisco, incaricò il
                    figlio di costruire una cappella a San Domenico, «prout dicto suo he-
                    redi videtur». Voleva essere sepolta nella tomba dei figli defunti e legò
                    un’onza annua per celebrare messe «semper et in perpetuum», ma la
                    scelta di affidare all’erede gli aspetti estetici dell’opera mostra che il
                    suo sguardo era rivolto al cielo più che alla terra .
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                       Sotto alcuni aspetti, la Palermo del Trecento era simile a Genova,
                    città mercantile aperta al mondo, dove la vedova che non si risposava
                    poteva restare nella casa maritale, diventare usufruttuaria del patri-
                    monio,  «administratrix  et  salvatrix  bonorum», gestire  i  beni  dei  figli
                    minorenni, come esecutrice testamentaria e tutrice, vendere e com-
                    prare beni, prendere e dare in prestito denaro, adoperarsi per incre-
                    mentare la dote di figlie e nipoti. Tuttavia, era raro trovare vedove di
                    Palermo simili ad «abili uomini d’affari impegnati nel mondo mercan-
                    tile», o che svolgevano attività considerate maschili, come le vedove
                    genovesi. Inoltre, nei testamenti, i mercanti di Palermo non suggeri-
                    vano alle mogli di farsi rendicontare le attività e consegnare il lucro
                    quando stipulavano una società, come, invece, facevano quelli geno-
                    vesi .
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                       Significativo il caso di Caterina, moglie del mercante Ruggero de
                    Conciatore ed erede universale del figlio Alafranco Gallo . Nel 1349
                                                                            89


                       86  Ead., Giovanni Inveges e Calamonaci: un cavaliere incendiario e un feudo conteso
                    nella Sicilia del Quattrocento, in M. Pacifico, M.A. Russo, D. Santoro, P. Sardina (a cura
                    di), Memoria, storia e identità. Scritti per Laura Sciascia, Associazione mediterranea, Pa-
                    lermo, 2011, vol. II, pp. 810-819.
                       87  Asp, N, reg. 127, Bartolomeo de Bononia, cc. 53v-55v (5 febbraio 1376).
                       88  G. Petti Balbi, Donna et domina pratiche testamentarie e condizione femminile a
                    Genova nel secolo XIV, in M.C. Rossi (a cura di), Margini di libertà: testamenti femminili
                    nel medioevo, Cierre, Verona, 2010, p. 171.
                       89   Ignoriamo  il  legame  di  parentela  con  il  genovese  Alafranchino  Gallo  che  tento
                    d’impiantare una fabbrica di panni nella città di Palermo. Cfr. L. Sciascia (a cura di),
                    Registri di lettere (1321-22 e 1335-36), Municipio di Palermo, Palermo 1987, (Acta Curie
                    Felicis Urbis Panormi, 6), docc. 15, 16, 17, 29, 36.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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