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256 Patrizia Sardina
La fiducia dei mercanti nelle vedove è testimoniata dal caso del pro-
vidus vir Francesco Hughecto, che nel 1361 scelse la moglie Cara-
donna come tutrice dei quattro figli minori. La vedova non si risposò e
si avvalse del sostegno degli uomini di famiglia. Nominò procuratore il
notaio Guglielmo de Maniscalco, marito della figlia Isabella 105 , per re-
cuperare a Corleone un credito e il tenimento di case La Giminia nel
territorio di Caltabellotta, «propter debilitacionem sexus et persone» 106 .
Nel 1364, ipotecò mezza cortina nuova bordata di seta per ottenere un
prestito 107 . Nel 1374 vendette una casa alla Kalsa col consenso dei
figli: Eleonora, sposata con Gerardo de Cavalcanti, la moglie di Anto-
nio de Iudice Fazio 108 , Aloisio, Giacomo, Michele, Simone, Ughetto e
Lisabetta 109 . Nel 1370 il figlio Simone, mercante come il padre, prestò
fideiussione a favore di Caradonna, che ottenne un prestito di 30 onze
dai mercanti genovesi Giuliano de Mari e Lazzaro Spinola 110 .
Bartolomea, vedova del mercante Giacomo de Cisario, si dedicò alle
vigne sue e delle figlie 111 , ma affidò al genero Bartolomeo de Granno,
mercante, la vendita degli agrumi 112 . Per dotare Margherita, andata in
sposa al mercante Nardo Gariolla 113 , nel 1349 vendette quattro vigne
a Bartolomeo 114 . Inoltre, si occupò dell’oliveto suo e delle tre figlie, Al-
tadonna, moglie di Simone de Pichulo, Giovanna e Suriana, muovendo
causa ad Aloisio de Notario Nicolò, enfiteuta insolvente. Madre e figlie
esercitarono il rito nuovo della Magna Regia Curia presso la Corte Pre-
toriana di Palermo, tramite una persona legittima, sebbene l’enfiteuta
avesse eccepito che l’oliveto si trovava a Monreale. Nel 1361 le donne
dichiararono che il censo era stato pagato e Aloisio rinunziò all’ap-
pello 115 .
Si poteva affidare la tutela del feto alla moglie incinta. Nel 1360 il
mercante Giovanni de Neapoli nominò la seconda moglie Puldana tu-
trice del figlio che attendeva, «donec viduytatem honestam servaverit».
Se si fosse risposata sarebbe subentrato Pietro Paulillo, già tutore di
Aloisia e Petruccio, figli di primo letto 116 . Dopo la morte di Giovanni,
la Corte Pretoriana attribuì a Pietro il ruolo di curator ventris di
105 Asp, N, reg. 399, Nicola de Brixia, c. 13v.
106 Asp, Sn, 45N, Bartolomeo de Bononia, cc. 1r-2v.
107 Asp, N, reg. 303, Pietro de Nicolao, c. 81r-v.
108 Asp, N, reg. 399, Nicola de Brixia, cc. 12v-13r.
109 Ivi, cc. 10v-12v.
110 Asp, N, reg. 126, Bartolomeo de Bononia, c. 118r-v.
111 Asp, N, reg, 79, Enrico de Citella, cc. 15r-v, 20v-21r, 30v-33r, 37v-38r, 46v-47r.
112 Ivi, cc. 47v-48r.
113 Ivi, c. 181r.
114 Ivi, cc. 180bis r e181v. Diedero il consenso le figlie Altadonna e Giovanna.
115 Asp, N, reg. 123, Bartolomeo de Bononia, cc. 72r-73r.
116 Asp, N, reg. 122, Bartolomeo de Bononia, cc. 144v-147r.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)