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                di Santo Spirito di Agrigento, dove nell’ottobre del 1413 era monaca
                professa e si chiamava «soror Elisabeth de Claromonte» 176 . Dunque, la
                vedova di Andrea Chiaromonte non si ritirò a Santo Spirito subito dopo
                la decapitazione del marito. Grazie alla protezione offerta dal fratello,
                visse a lungo nel castello di Mocarta che lasciò quando non era più
                giovane, dopo avere svolto il ruolo di educatrice, come altre nobildonne
                palermitane.













































                   176  P. Sardina, Spigolature sulla fine degli ultimi Chiaromonte, in A. Vaccaro, M. Sa-
                lerno (a cura di), Mediterraneo e dintorni. Studi in onore di Pietro De Leo, Rubbettino,
                Soveria Mannelli (Cz), 2011, vol. I, pp. 372-374 e 383-388; Ead., I Chiaromonte nella
                Sicilia del Trecento: storia e geografia di una famiglia feudale, in M.C. Di Natale, M.R.
                Nobile, G. Travagliato (a cura di), Lusso, politica, guerra e devozione nella Sicilia del Tre-
                cento, Palermo University Press, Palermo, 2020, p. 59.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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