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284 Rosanna Alaggio
una forte impronta identitaria all’immagine che di queste città si po-
teva percepire dall’esterno. Un segno forte, in gran parte ancora oggi
tra gli elementi caratterizzanti la percezione spaziale di questi centri.
Ma la concentrazione di unità particellari, a volte di considerevole
estensione, che si rese necessaria per realizzare domus palatiate, co-
struite su più livelli, articolate in logge e torri, raccolte intorno ad una
corte interna su cui si aprivano gli accessi a depositi e magazzini, ha
realmente modellato il tessuto urbano influenzandone in maniera du-
ratura lo sviluppo volumetrico.
Non si tratta soltanto di assecondare esigenze legate alle occupa-
zioni economiche di queste famiglie, quanto della volontà di rappre-
sentare materialmente, imponendo il proprio gusto estetico, il peso
esercitato nell’organizzazione sociale e la capacità di influenzarne gli
equilibri. In definitiva queste residenze costituivano una manifesta-
zione fisica della preminenza sociale che avrebbe lasciato una traccia
nella stessa toponomastica cittadina e che ha trovato espressione in
maniera apodittica ancora una volta a Barletta . Qui il patrimonio
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immobiliare cittadino dei della Marra, anch’essi di origini ravellesi e
per più generazioni a capo di prestigiose funzioni nei ruoli della buro-
crazia regia, era identificato ricorrendo all’espressione “Locus marren-
sis”. Tra il XIV e XV sec. le case e i terreni di questa famiglia arrivarono
ad occupare superfici ragguardevoli, articolandosi da un lato e dall’al-
tro di un significativo segmento della platea magna .
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4. Le sedi delle attività politico-amministrative
A confronto di queste dinamiche e relativamente ai processi di ca-
ratterizzazione e rappresentazione del paesaggio urbano, la più lenta
e diversificata evoluzione che avrebbe portato alla designazione delle
sedi riservate alle attività dei governi cittadini, potrebbe apparire deci-
samente marginale .
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65 C. Gelao, Puglia rinascimentale, Edipuglia, Bari, 2005; B. de Divitiis, Architecture
and Social Mobility: New Approaches to the Southern Renaissance, in S. Carocci, I. Laz-
zarini (a cura di), Social Mobility in Medieval Italy (1100-1500), Viella, Roma, 2018, pp.
263-284, 271-276.
66 L. Derosa, I luoghi dei Della Marra a Barletta: palazzo Bonelli, in V. Rivera Magos
(a cura di), Una famiglia, una città. I Della Marra di Barletta nel Medioevo, Atti della
Giornata di Studi (Barletta, 28 settembre 2013), Edipuglia, Bari, 2014, pp. 121-154; V.
Rivera Magos, I Della Marra a Barletta, in Gli Amalfitani nella Puglia medievale cit., pp.
201-220.
67 P. Terenzi, Le sedi dei poteri pubblici nelle città del Regno di Napoli (sec. XIV-XV),
in S. Ballossino, R. Rao (a cura di), Ai margini del mondo comunale. Sedi del potere col-
lettivo e palazzi pubblici dalle Alpi al Mediterraneo, All’Insegna del Giglio, Firenze, 2020,
pp. 127-144.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Agosto 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)