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                   All’inizio del ‘700 abitavano nel Borgo – caratterizzato ancora dal
                tessuto originario di vicoli e piazzette – circa 1000 persone. Nel 1775
                la parrocchia fu trasferita nella chiesa di Santa Lucia, il cui edificio
                sorgeva in prossimità del mare  e sarebbe stato oggetto negli anni
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                immediatamente successivi di un progetto di restauro, abbellimento e
                parziale ricostruzione curato dall’architetto Nicolò Palma, che sarebbe
                intervenuto  sull’edificio  già  oggetto  di  lavori  di  riedificazione  avviati
                all’inizio del secolo precedente, il cui committente era stato il viceré
                Maqueda . Alla fine del ‘700, nell’ambito di un ulteriore e più ampio
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                progetto di espansione della città fuori dalle mura, «divenute ormai
                inutili»,  promosso  dal  pretore  marchese  di  Regalmici,  ebbe  avvio  la
                realizzazione di un nuovo tracciato viario rispondente «all’esigenza di
                collegare velocemente il centro della città con il Borgo di S. Lucia, la
                nuova zona portuale e le ville della piana dei Colli» .
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                Epidemie ricorrenti

                   Nel luglio 1810, dopo che anche il Senato cittadino aveva segnalato
                una situazione di allarme sanitario , il parroco di Santa Lucia, Ema-
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                nuele Custo , si rivolse al sovrano perché si intervenisse rapidamente
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                per limitare gli effetti di un «male quasi epidemico». Riferì di una si-
                tuazione abbastanza grave originata, a suo parere, soprattutto da un
                «lago»  situato in corrispondenza di un canneto  dentro il Firriato del
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                principe di Villafranca, «vicino al passaggio» della “fiumara” del Ciar-
                done ,  che  nel  centro  abitato  originava  «margi  paludosi»,  ritenuti
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                anch’essi  causa  della  patologia .  Erano  colpiti  da  «tale  influenza»
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                   37  Ivi, p. 13.
                   38  A. Giordano, La Chiesa di S. Lucia extra moenia e la committenza viceregia a
                Palermo tra XVI e XVII secolo, «Lexicon», n. 3, 2006, pp. 7-18.
                   39  C. De Seta, L. Di Mauro, Palermo (Le città nella storia d’Italia) cit., pp. 122-123.
                   40  Nota della Segreteria reale (Asp, Rsi, vol 4904, carte non numerate, 24 luglio
                1810).
                   41  Il Senato di Palermo al sovrano, Palermo 25 luglio 1810 (Ivi, carte non nu-
                merate). Don Emanuele Custo nel 1802 aveva fondato il Collegio di Maria al Borgo,
                col titolo di “Casa di educazione delle donzelle” (A. Chirco, Le Borgate marinare. Da
                Sammuzzo al porto cit., p. 13).
                   42  Nota della Segreteria reale (Asp, Rsi, vol 4904, carte non numerate, 24 luglio
                1810).
                   43  Il Senato di Palermo al sovrano, Palermo 25 luglio 1810 (Ivi, carte non nu-
                merate).
                   44  Nota della Segreteria reale (Ivi, carte non numerate, 24 luglio 1810).
                   45  Il Senato di Palermo al sovrano, Palermo 25 luglio 1810 (Ivi, carte non nu-
                merate).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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