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«Dalla divotissima greca colonia della Piana de’ Greci nella Sicilia» allo zar Alessandro I 585
quanto avrebbe potuto danneggiare la principale vocazione del Semi-
nario, quella missionaria, che in questo modo sarebbe rimasta seria-
mente compromessa.
La questione normativa era in verità un pretesto cavilloso poiché la
missione in Himarra in quel momento non era più attiva da un ven-
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tennio circa. La volontà di bloccare il procedimento era piuttosto legata
al timore che dopo la Collegiata, legittimamente, si potesse richiedere
e ottenere di avere una diocesi territoriale
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Passando ora a parlare delle eccezioni, che possono darsi alla nuova ere-
zione della Collegiata è prima di tutto da avvertirsi, che il Seminario Greco di
Palermo fu dotato da un Pio nazionale, ed eretto con autorità Pontificia, e Re-
gia circa il 1736 coll’obbligo espresso agli alunni, che a disposizione di questa
Sagra Congregazione dovessero recarsi a procurare la Conversione dei loro
traviati fratelli nell’Oriente. Quest’obbligo fu sanzionato dalle Regole per il me-
desimo Seminario approvato da Benedetto XIV, come si è già accennato, nel
1757; e si volle nelle medesime, che gli Alunni con giuramento promettessero
di recarsi alle Missioni di Oriente ad ogni cenno di questa Sagra Congrega-
zione. Si esige di più al Capitolo II delle dette Regole che i genitori degli alunni
promettano, e si oblighino con publico e solenne Istrumento di pagare gli ali-
menti, se per colpa dei giovani non vorranno, o non potranno adempire all’ob-
bligo succennato. A differenza del Seminario Corsino di Calabria, il quale ha
per oggetto primario di fornire a quelle popolazioni greche idonei sacerdoti, e
per secondario fine fornire a Propaganda dei missionari per l’Oriente, quello
di Palermo ha per fine principalissimo di formare soggetti abili per le Missioni
ai Greci di Oriente. Questo fine nobile, ed interessante l’Eminenze Vostre giu-
dicheranno se possa ottenersi, o solo anche sperarsi dopo l’erezione di una
numerosa Collegiata composta di 24 soggetti, che assorbiranno il numero de-
gli Ecclesiastici non pure della Terra della Piana, ma delle altre Greco Sicule
Colonie. Non maggiore di 12 può essere il numero degli alunni greci di Pa-
lermo; questo però può aumentarsi con i convittori, che devono ammettersi a
norma del Capo 2 delle Regole; ma si lagnò anche recentemente il Rettore di
quel Seminario dello scarso numero degli Alunni; ora quanto questo diminui-
rassi colla istituzione della Collegiata? Imporremmo fine a queste note, col
rivocare alla memoria dell’Eminenze Vostre, che non contenti gli italo-greci di
41 In Himarra, una regione del sud dell’attuale Albania, Propaganda Fide aveva
avviato attività missionaria già dalla metà del XVI secolo a seguito dei contatti tra
il Papato e l’Arcivescovato ortodosso di Ochrida, uno dei baluardi cristiani contro
l’islamizzazione dell’area. Cfr. N. Borgia, I monaci basiliani d’Italia in Albania: ap-
punti di storia missionaria. Secoli XVI-XVIII, Istituto per l’Europa Orientale, Roma,
1935-1942; I. Sarro, L’azione missionaria promossa dalla Congregazione di Propa-
ganda Fide nell’Albania del XVII e del XVIII secolo, in A. Ndreca (a cura di), L’Alba-
nia nell’Archivio di Propaganda Fide, Atti del Convegno, Urbaniana University
Press, Città del Vaticano, 2017, pp. 49-84.
42 Aspf, Socg, v. 936, Nota di archivio sulla soggezione degl’Italo-Greci d’Italia
alla Sagra Congregazione. E sulla difficoltà che possono opporsi alla Erezione della
nuova Collegiata Greca, cc. 40r-41v.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)