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Ethos e contesto. Le culture popolari fra rito e storia: l’eredità... 601
all’affermazione di un’economia capitalistica e di un mercato libero-
scambista .
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Contestazione andava intesa nel senso di «addurre testimonianze
contrapposte». Lombardi Satriani ne distingue il senso dall’accezione
di cui in quegli anni si caricava la lotta studentesca contro il “Sistema”:
il folklore non vuole scardinare un sistema valoriale condiviso, ma re-
spingerne le ingiustizie, le mistificazioni, o più semplicemente coopera
in modo autonomo alla sua costruzione. Da queste concettualizzazioni
deriva un’idea dinamica, storicista, a tratti “politica” del folklore, non
statica, primitiva, atemporale, riaffiorante nella sua arcaicità solo gra-
zie alle fratture del tempo storico. L’ispirazione marxiana-engelsiana ,
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anzi, consentiva a Lombardi Satriani di studiare e cogliere terreni di
condivisione tra cultura egemone e subalterna, entro specifici contesti
storici: il caso del Mezzogiorno d’Italia nell’Ottocento postunitario . I
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documenti folklorici dell’epoca, forniti in abbondanza dai demologi
tardo-ottocenteschi, raffrontati ai dati della ricerca sul campo, stavano
ad attestare un’estraneità delle classi agro-pastorali del Sud ai pro-
grammi dello Stato unitario, subendone i provvedimenti e i problemi,
stendendo una «linea di resistenza all’integrazione» .
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Al tempo stesso però, e ben presto, egli dimostrò l’insufficienza
dell’equazione «folklore-cultura di contestazione», una categoria –
scrive – che già subiva «il logoramento inflitto dalla moda culturale-
20 E.P. Thompson, Rivoluzione industriale e classe operaia in Inghilterra, 2 voll.,
Milano, Il Saggiatore, 1969; Id., The Moral Economy of the English Crowd in the
Eighteenth Century, in «Past and Present», n. 50, 1971, pp. 76-136, trad. it. L’eco-
nomia morale delle classi popolari inglesi nel secolo XVIII, in Id., Società patrizia,
cultura plebea. Otto saggi di antropologia storica sull’Inghilterra del Settecento, a
cura di E. Grendi, Torino, Einaudi, 1981, pp. 57-136.
21 L.M. Lombardi Satriani si rifà in particolare all’opera di K. Marx, F. Engels,
L’ideologia tedesca, con Introduzione di C. Luporini, Roma, Editori Riuniti, 1958,
1967.
22 Sul concetto del folklore dinamico, che acquista momenti di consapevolezza
politica, come all’indomani dell’Unità d’Italia e ancora nelle rivolte contadine del
Novecento, insiste la sua successiva produzione: L.M. Lombardi Satriani, Folklore
uno e due, «Il Ponte», maggio 1966, pp. 669-674; Id., Reggio Calabria. Rivolta e
strumentalizzazione, Vibo Valentia, Qualecultura, 1971; Id., Il silenzio, la memoria
e lo sguardo, Palermo, Sellerio, 1979.
23 L.M. Lombardi Satriani, Realtà meridionale e conoscenza demologica. Linee
per una storia degli studi demologici dagli anni postunitari alla conquista della Libia,
in «Problemi del Socialismo», quarta serie, XX, 1979, n. 16, pp. 41-66. Un pro-
blema, quello dei dislivelli culturali, che la «struttura duale» dello Stato unitario
poneva con urgenza agli intellettuali, ad esempio negli studi di Lombroso. Il tema
viene sviluppato da allievi di Lombardi Satriani: V. Teti, La razza maledetta. Origini
del pregiudizio antimeridionale, Roma, manifestolibri, 1993; Id., Maledetto Sud, To-
rino, Einaudi, 2013; M.T. Milicia, Lombroso e il brigante. Storia di un cranio conteso,
Roma, Salerno Editrice, 2014.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)