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600 Francesco Campennì
Lombardi Satriani e Ginzburg: il folklore contestativo
e la cultura popolare d’Europa
Sulla menzionata circolarità di temi e metodi tra antropologi e sto-
rici, vorrei di seguito prendere a esempio le ricerche di Luigi M. Lom-
bardi Satriani, tra gli anni Sessanta e Settanta, e quelle di Carlo Ginz-
burg e di altri storici europei, sui rapporti tra cultura alta e bassa: a
cominciare dalla definizione di “cultura popolare”, sulla cui ambiguità
lo stesso rapporto dominatori/dominati forniva conferme, trovando
esso campi di applicazione trasversali alle classi, e all’interno della
stessa società degli umili, ad esempio nei rapporti di genere. Non a
caso i principali gruppi subalterni indagati sono i contadini e le
donne : gruppi sessuali e sociali «senza voce», «muti della storia», che
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avevano lasciato poche tracce nella documentazione scritta e di cui si
cercava di recuperare credenze e visioni autonome del mondo. Per l’an-
tropologo questa operazione si traduceva in un lavoro sui simboli che
tatuano il fatto folklorico (come lettura di un testo, nell’ottica di Lom-
bardi Satriani); per lo storico in un recupero di tracce del pensiero dei
subalterni del passato attraverso le fonti scritte prodotte dalla cultura
dei dotti (nella prospettiva di Ginzburg) .
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Nella progressiva definizione del folklore come «cultura di contesta-
zione delle classi subalterne», Lombardi Satriani prende le mosse
dall’impostazione teorica di Gramsci sul rapporto tra cultura dei dotti
e cultura degli umili nella storia italiana. Lo fa tuttavia rilevando mo-
menti di consapevolezza anche alla cultura popolare e riconoscendo la
possibilità di una mutua modificazione nel rapporto discendente o
ascendente tra le due culture, alta e bassa. La rivendicazione della
specificità della cultura popolare da parte dei suoi stessi attori, è ciò
che determinava in maggior misura la sua carica contestativa e giu-
stizialista : «economia morale» è la categoria interpretativa messa a
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punto in quello stesso momento dallo storico britannico Edward
Palmer Thompson per descrivere il formarsi della classe lavoratrice
inglese dal XVII al XVIII secolo e le sue rivendicazioni di fronte
17 A. Momigliano, Linee per una valutazione della storiografia nel quindicennio
1961-1976, in «Rivista storica italiana», LXXXIX, 1977, n. 3-4, pp. 596-609.
18 Cfr. la discussione di H. Geertz, K. Thomas, An Anthropology of Religion and
Magic, I-II, in «The Journal of Interdisciplinary History», 6, 1975, n. 1, pp. 71-89,
91-109.
19 L.M. Lombardi Satriani, Il folklore come cultura di contestazione, Peloritana,
Messina 1966; riedito in Id., Antropologia culturale e analisi della cultura subal-
terna, Rimini, Guaraldi, 1974, pp. 115-129. Sull’eredità di Gramsci e de Martino e
sul suo superamento nella riflessione teorica di Lombardi Satriani, un primo bi-
lancio critico di F. Faeta, Non ombre visitanti, né ombre visitate. Ricordare e ripen-
sare Luigi Maria Lombardi Satriani, in «L’Uomo», XII, 2022, n. 1, pp. 291-314.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)