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Ethos e contesto. Le culture popolari fra rito e storia: l’eredità...   605


                       La priorità sul dato quantitativo era assegnata a quello qualitativo
                    della significanza di specifiche fonti dalla natura «dialogica», quei pro-
                    cessi cioè che rivelavano meglio il contrasto tra mentalità dotta degli
                    inquisitori e sistema di credenze degli umili . Era la consapevolezza
                                                                39
                    degli aspetti testuali della ricerca sul campo, che si ponevano per lo
                    storico come per l’etno-antropologo .
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                       Questi «parallelismi» tra storici e antropologi attivi dalla fine degli
                    anni Sessanta muovevano da nuove esigenze, da una metodologia che
                    manifestava insoddisfazione crescente verso i criteri dell’antropologia
                    funzionalista.
                       Accanto  alla  problematica  dello  sguardo,  il  metodo  comparativo
                    apriva l’analisi di contesti circoscritti a una geografia morfologica dei
                    fenomeni culturali più vasta e diffusa, ricca di possibili connessioni .
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                    Perlomeno  nelle  sue  prove  più  originali,  l’apporto  italiano  sui  temi
                    della cultura popolare di quegli anni accompagnava la revisione epi-
                    stemologica della ricerca sui fenomeni culturali di Clifford Geertz che
                    definiva il nuovo campo dell’antropologia interpretativa . Fuori d’Ita-
                                                                          42
                    lia la ricerca sulle forme di espressione autonoma delle classi popolari
                    – o «history from below» – specie di fronte ai processi di industrializza-
                    zione del XVIII secolo, trovava, anche sulla suggestione dei coevi pro-
                    cessi indipendentistici dei popoli del Sud-Est asiatico, una vasta at-
                    tenzione degli storici britannici di ispirazione marxista in una prospet-
                    tiva  comparata,  come  nella  riflessione  di  Richard  Cobb,  di  George
                    Rudé, di Eric J. Hobsbam  e del già citato Edward P. Thompson .
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                       39  C. Ginzburg, Introduzione a Storia notturna cit., p. XXIV.
                       40  Id., L’inquisitore come antropologo cit., pp. 274-276. Successivamente sarà
                    Jack Goody a riprendere la riflessione sui rapporti di forza nella documentazione
                    storico-etnografica, mostrando nelle pratiche della scrittura legate alla liturgia re-
                    ligiosa e alla conservazione della memoria, uno strumento di differenziazione so-
                    ciale: J. Goody, La logica della scrittura e l’organizzazione della società, Torino, Ei-
                    naudi, 1988; Id., Il potere della tradizione scritta, Torino, Bollati Boringhieri, 2002.
                       41  C. Ginzburg, Storia notturna cit., pp. 185-295. C. Lévi-Strauss, Il crudo e il
                    cotto, Milano, Il Saggiatore, 1966.
                       42  C. Geertz, Interpretazione di culture, il Mulino, Bologna 1987. Sull’ampia in-
                    fluenza  di  Clifford  Geertz  sulle  scienze  sociali,  W.H.  Sewell  Jr., Geertz, Cultural
                    Systems, and History: From Synchrony to Transformation, in «Representations», 59,
                    Summer 1997, Special Issue: The Fate of "Culture": Geertz and Beyond, pp. 35-55.
                       43  R. Cobb, Polizia e popolo. La protesta popolare in Francia (1789-1820), Bolo-
                    gna, il Mulino, 1976; G. Rudé, La folla nella storia, 1730-1848, Roma, Editori Riu-
                    niti, 1984; E.J. Hobsbawm, I ribelli. Forme primitive di rivolta sociale, Torino, Ei-
                    naudi, 1966, 2002. Su tutti, l’influenza dell’antropologia culturale di Victor Turner,
                    che conia la categoria di «dramma sociale»: V. Turner, Antropologia della perfor-
                    mance, Bologna, il Mulino, 1993.
                       44  Oltre quanto già citato, E.P. Thompson, Rough music: lo charivari inglese, in
                    Id., Società patrizia, cultura plebea cit., pp. 137-180; Id., Customs in Common: Stu-
                    dies in Traditional Popular Culture, London, Merlin Press, 1991.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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