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Ethos e contesto. Le culture popolari fra rito e storia: l’eredità... 613
le classi subalterne oggetto della loro attenzione, ai contemporanei
«processi di ristrutturazione dell’organizzazione capitalistica» .
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Questo implicava una maggiore vicinanza culturale di questa classe
egemone con le classi subalterne, agropastorali e contadine. Struttura
e sovrastruttura in questo contesto storico dato vivono un rapporto
asimmetrico, con differenze radicali a livello della struttura (differenza
di classe, divisione delle risorse) ma più sfumate al livello della sovra-
struttura (temi e valori comuni): nel Mezzogiorno italiano del secondo
Ottocento e oltre operò una «cultura di tipo agrario» – la definisce Lom-
bardi Satriani – che accomunava signori e contadini molto più di
quanto, nelle aree caratterizzate dalle fasi capitalistica e neo-capitali-
stica, potessero mai essere vicini capitalisti e proletari, padroni e operai.
La scelta dei documenti “storico-folklorici” diventava pertanto fon-
damentale, in un rapporto empirico fra scavo archivistico, studio degli
oggetti e dei manufatti artistici, che avvicina Lombardi Satriani agli
storici della cultura. I suoi scritti sull’ethos aristocratico meridionale
apparsi negli anni successivi (1988-1996) portavano alla verifica
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dell’indagine sul contesto storico (la società meridionale del secondo
Ottocento) e a una più compiuta ricostruzione delle relazioni tra alto e
basso includente la considerazione dell’altro versante del rapporto, la
sua prima teoria del folklore contestativo. Come le classi subalterne
plasmavano di simboli la realtà del mondo, per garantirne il senso ed
esorcizzarne il rischio di smarrimento, così la cultura signorile ingag-
giava la sua lotta contro il tempo e il suo potere di erosione della vita
utilizzando simboli e metafore, in cui l’individuo trascendeva la sua
transitorietà esistenziale entro il corpo immortale del lignaggio. Sim-
boli e metafore documentati da precisi corpora di fonti/testi, come lui
stesso li definisce: dalla eloquenza architettonica dei palazzi gentilizi,
con le loro facciate e le loro «stanze della memoria», ai ritratti degli
antenati, alle epigrafi funerarie, agli elogi funebri dati alle stampe, ai
testamenti aristocratici.
77 L.M. Lombardi Satriani, Realtà meridionale cit., p. 62. Cfr. anche Id., «La
Calabria»: sguardo demologico e società calabrese sul finire dell’Ottocento, in Id., Lo
sguardo dell’angelo. Linee di una riflessione antropologica sulla società calabrese,
Rende, Centro Editoriale e Librario, Università degli Studi della Calabria, 1992, pp.
55-72.
78 Id., Stanze della memoria. Società agraria e vita nobiliare nel Mezzogiono, in
F. Faeta, M. Miraglia, a cura di, Sguardo e memoria. Alfonso Lombardi Satriani e la
fotografia signorile nella Calabria del primo Novecento, Milano-Roma, Mondadori –
De Luca, 1988, pp. 38-51, poi in Id., Lo sguardo dell’angelo cit., pp. 73-101; Id.,
La sfida del tempo. Pietre, tele, parole nella cultura dei signori di Calabria, in C.A.
Augieri, a cura di, Simbolo, metafora e senso nella cultura contemporanea, Atti del
Convegno internazionale (Lecce, 27-29 ottobre 1994), Lecce, Milella, 1996, pp.
131-144.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)