Page 168 - 1
P. 168
618 Francesco Campennì
In contrasto allo schema di una dialettica tra religiosità e religione,
si andava contrapponendo un paradigma di storia religiosa in senso
culturale secondo una nozione estensiva che accentuava i caratteri
della continuità e della organicità collettiva del sentimento religioso,
rappresentato in particolare dagli interventi di Schmitt, Poulat, Revell,
Vovelle . Infine, trovava espressione in quel confronto un paradigma
95
ecclesiale, teorizzato da Gabriele De Rosa e costruito, sulla scia di
96
Jean Delumeau , sull’opposizione di un Medioevo cristiano paganeg-
97
giante e di una modernità della rifondazione cattolica e sui conse-
guenti processi di interazione tra livello istituzionale e popolare del
fenomeno religioso, avvertibili dal XVI al XVIII secolo anche per una
profonda periferia rurale come il Mezzogiorno italiano, dunque parte
d’Europa nel rifletterne lo stesso volto del cattolicesimo tridentino .
98
La metodologia storico-sociale introdotta da De Rosa nello studio
della religione popolare, si contrappone alla visione della «questione
meridionale» di de Martino e prima ancora di Gramsci 100 e concentra
99
la ricerca sulle strutture della chiesa controriformista nel Mezzo-
giorno, dimostrando che non esisteva tanto una frattura fra Nord e
Sud d’Italia ma una «diversità di condizioni storiche» 101 ; veniva così
presentata una storia della spiritualità del Sud Italia «istituzionaliz-
zata» nelle forme della pietà collettiva, parte inscindibile della vita
95 J.-C. Schmitt, “Religione popolare” e cultura folklorica cit.; É. Poulat, Pour une
notion extensive de religion populaire, ivi, pp. 45-52; J. Revel, Superstizione e magia
nell'età moderna, ivi, pp. 134-140; M. Vovelle, Pratique religieuse et niveaux sociaux
à l'époque moderne, ivi, pp. 193-206.
96 G. De Rosa, Conclusioni, ivi, pp. 177-192.
97 J. Delumeau, Le catholicisme entre Luther et Voltaire, Paris, PUF, 1971, trad.
it. Il cattolicesimo dal XVI al XVIII secolo, Milano, Mursia, 1976. G. Le Bras, La
chiesa e il villaggio, Torino, Bollati Boringhieri, 1979.
98 G. De Rosa, Vescovi, popolo e magia nel Sud. Ricerche di storia socio-religiosa
dal XVII al XIX secolo, Napoli, Guida, 1971. Nel 1979 il numero monografico Reli-
gioni delle classi popolari, a cura di C. Ginzburg, «Quaderni storici», XIV, 1979, n.
41/2, presentava una nuova occasione di incontro su un oggetto di indagine che
sempre più era declinato al plurale. Lo schema della dicotomia alto/basso è as-
sunto anche da Adriano Prosperi, che tuttavia lo va specificando nell’esclusività
del ruolo istituzionale della Chiesa, rispetto allo Stato, nella conquista della «co-
scienza popolare»: A. Prosperi, Intellettuali e Chiesa all’inizio dell’età moderna, in
Storia d’Italia, Annali 4. Intellettuali e potere cit., pp. 159-252; Id., Tribunali della
coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, Torino, Einaudi, 1996.
99 E. de Martino, La terra del rimorso, Milano, il Saggiatore, 1961, p. 27. Su de
Martino storico, si veda G. Galasso, Ernesto De Martino, in Id., Croce Gramsci e altri
storici, Milano, Il Saggiatore, 1969, pp. 222-335.
100 A. Gramsci, La questione meridionale, a cura di F. De Felice e V. Parlato,
Roma, Editori Riuniti, 1966, pp. 151-152.
101 G. De Rosa, Tempo religioso e tempo storico. Saggi e note di storia sociale e
religiosa dal Medioevo all'età contemporanea, Roma, Edizioni di Storia e Lettera-
tura, 1987, pp. 301-311.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)