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620 Francesco Campennì
Russo 107 , Romeo De Maio 108 , Luigi Donvito 109 , e proseguiti più di re-
cente da una seconda generazione di allievi, tra gli altri da Giuseppe
Maria Viscardi 110 .
Negli anni Novanta questa prospettiva di una Chiesa della Contro-
riforma che trova consenso popolare, in particolare a Napoli, è ribadita
da più parti. Jean-Michel Sallmann reintroduce il tema delle due Ita-
lie, quella del Nord sempre più vicina a un’Europa settentrionale scri-
stianizzata e quella del Sud, che imbocca nella prima metà del Sei-
cento la via del sottosviluppo ma anche la sua rivoluzione culturale
con la penetrazione della Riforma tridentina (di cui il culto dei santi
barocchi fu la strategia vincente), e dove neppure la conquista francese
riesce ad affievolire il predominio della cultura cattolica 111 . Nel campo
della storiografia sulla religione popolare, la direzione sviluppata negli
anni più recenti a partire dall’impostazione del De Rosa maturo è un
concetto di Chiesa non solo istituzionale e gerarchico ma da intendere
come “comunità di credenti”, inestricabilmente intrecciata alla società
in tutti i suoi ordini, e che pertanto offriva terreno di ascesa sociale,
che univa coralmente nei suoi riti nobili, borghesi e plebei, che in
molte sue articolazioni istituzionalizzate era formata da laici e non da
chierici, che subiva costantemente nella gestione di carriere, benefici,
luoghi pii una formidabile pressione delle forze civili, che infine non
contemplava, salvo eccezioni minoritarie fino a tempi recenti, zone
107 C. Russo, I monasteri femminili di clausura a Napoli nel secolo XVII, Napoli,
Università di Napoli, Istituto di Storia medioevale e moderna, 1970; Ead., a cura
di, Società, Chiesa e vita religiosa nell’«Ancien Régime», Napoli, Guida, 1976; G.
Galasso e C. Russo, a cura di, Per la storia sociale e religiosa del Mezzogiorno d’Ita-
lia, 2 voll., Napoli, Guida, 1980-1981.
108 R. De Maio, Società e vita religiosa a Napoli nell’età moderna (1656-1799),
Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1971; Id., Religiosità a Napoli, 1656-1799,
Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1997.
109 L. Donvito, Società meridionale e istituzioni ecclesiastiche nel Cinque e Sei-
cento, Milano, Franco Angeli, 1987.
110 G.M. Viscardi, Tra Europa e “Indie di quaggiù”. Chiesa, religiosità e cultura
popolare nel Mezzogiorno (secoli XV-XIX), Premessa di G. De Rosa, Roma, Edizioni
di Storia e Letteratura, 2005; Id., a cura di, La religione popolare tra storia e scienze
sociali, numero monografico di «Ricerche di storia sociale e religiosa», XLVI, 2017,
n. 89; A. Cestaro, a cura di, Chiesa e società nel Mezzogiorno moderno e contempo-
raneo, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1995; G. Brancaccio, Il trono, la fede
e l’altare. Istituzioni ecclesiastiche e vita religiosa nel Mezzogiorno moderno, Napoli,
Edizioni Scientifiche Italiane, 1996; E. Novi Chavarria, Monache e gentildonne. Un
labile confine. Poteri politici e identità religiose nei monasteri napoletani (secoli XVI-
XVII), Milano, Franco Angeli, 2004.
111 J.-M.Sallmann, Naples et ses saints à l’âge baroque (1540-1750), Paris,
Presses Universitaires de France, 1994, trad. it. Santi Barocchi. Modelli di santità,
pratiche devozionali e comportamenti religiosi nel regno di Napoli dal 1540 al 1750,
Lecce, Argo, 1996.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)