Page 175 - 1
P. 175

Ethos e contesto. Le culture popolari fra rito e storia: l’eredità...   625


                    popolare di un «diritto di resistenza» normato da una miriade di fonti
                    statutarie delle comunità, puntando sullo studio della letteratura giu-
                    risprudenziale 126 . Nelle rivolte, il popolo si appella a quelle norme con-
                    suetudinarie concernenti l’impunità per la comunità che si ribella in
                    armi a ministri tirannici, stabilite e concesse a sua tutela dalla stessa
                    potestà del principe, le quali sono presenti alla coscienza dei tumul-
                    tuanti, tanto da configurare un «sapere sociale», una coscienza identi-
                    taria su basi politiche, che il popolo rivendica nei rituali 127 .
                       L’attribuzione di una consapevolezza politica alle iniziative del po-
                    polo, al suo tramutare la festa in rivolta, si lega all’idea della struttu-
                    razione classista del tumulto: ancora una volta, come al livello della
                    produzione culturale, di una prevalente contrapposizione alto/basso
                    nei conflitti sociali di antico regime. Benigno (2013) ha considerato
                    questa tradizione storiografica come ormai conclusa e superata, rima-
                    nendo oggi, a suo dire, degli studi di Muir e di Le Roy Ladurie sui
                    Carnevali  di  sangue  la  sola  evidenza  di  un  conflitto  fazionale 128 .  E
                    senz’altro la logica fazionale viene evidenziata, oltre che in quegli stessi
                    studi, anche nei successivi 129 . Eppure è un fatto che la contrapposi-
                    zione generale di quelle lotte sociali del XVI e XVII secolo sia tra ceti
                    bassi ed élites; ciò che non esclude, proprio come conseguenza del
                    vivere nello stesso contesto in un movimentato gioco delle parti, spac-
                    cature interne ai ceti. È ancora un fatto che nella storiografia italiana
                    in tema di rivolta popolare, il tentativo della storiografia europea di
                    riconoscere un’autonomia politica alle azioni tumultuarie e ai codici
                    simbolici delle plebi 130 , venga distorto all’interno di un’opzione pola-


                       126   A.  De  Benedictis,  Identità  comunitarie  e  diritto  di  resistere,  in  P.  Prodi,
                    W.Reinhard, a cura di, Identità collettive cit., pp. 265-294; Ead., Tumulti. Moltitu-
                    dini ribelli in età moderna, Bologna, il Mulino, 2013; Ead., Neither Disobedients Nor
                    Rebels: Lawful Resistance in Early Modern Italy, Roma, Viella, 2018.
                       127  Di questo argomento mi sono occupato in F. Campennì, La patria e il sangue.
                    Città, patriziati e potere nella Calabria moderna, prefazione di M. Petrusewicz, Man-
                    duria-Bari-Roma, Lacaita, 2004. Cfr. anche R. Villard, Du bien commun au mal
                    nécessaire: tyrannies, assassinats politiques et souveraineté en Italie, vers 1470-
                    vers 1600, Rome, École française de Rome, 2008.
                       128  Cfr. F. Benigno, Violenza, in Id., Parole nel tempo cit., pp. 115-139, p. 121.
                    Benigno teorizza una lettura secondo la prevalente logica fazionale delle rivoluzioni
                    del Seicento europeo: Id., Lotta politica e sbocco rivoluzionario: il caso di Messina
                    (1674-78), in «Storica», n. 13, 1999, pp. 7-56; Id., Ripensare le «sei rivoluzioni con-
                    temporanee». Considerazioni sul conflitto politico nel Seicento, in «Nuova Rivista Sto-
                    rica»,  XCVI,  2012,  n.  3,  pp.  783-816;  Id.,  Rivoluzioni.  Tra  storia  e  storiografia,
                    Roma, Officina Libraria, 2021, pp. 73-84.
                       129  F. Bianco, 1511. La «crudel zobia grassa». Rivolte contadine e faide nobiliari
                    in Friuli tra ‘400 e ‘500, Pordenone, Biblioteca dell’Immagine, 1995.
                       130  Per una discussione teorica sul soggetto della folla in armi, R.J. Holton, The
                    Crowd in History: Some Problems of Theory and Method, in «Social History», 3, 1978,
                    n. 2, pp. 219-233.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   170   171   172   173   174   175   176   177   178   179   180