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Ethos e contesto. Le culture popolari fra rito e storia: l’eredità... 629
della vendetta di sangue. L’antropologia storica ha lungamente appro-
fondito il tema, che unisce, anche in questo caso, i comportamenti
delle élites e quelli dei ceti popolari. La «feuding society» è una società
che pratica, come suo meccanismo costitutivo, la vendetta di sangue
e in alcuni approcci la sua graduale scomparsa è stata interpretata
come un indicatore di modernità, nei contesti in cui questa forma di
«giustizia distributiva» è sembrata più rapidamente scalzata dal si-
stema democratico e statale della pena 142 . Marta Petrusewicz obietta
a questa impostazione il fatto che faida e vendetta perdurassero oltre
l’Ottocento e come andassero considerate le connivenze tra il sistema
giuridico popolare “pre-moderno” e l’affermazione “moderna” di uno
Stato centralizzato 143 . La stessa dimensione di contestualità ar-
caico/moderno che la letteratura antropologica meridionalista aveva
negli anni precedenti ampiamente messo in luce anche sulla tematica
del diritto popolare 144 .
La storiografia degli anni Ottanta-Novanta ignora, tuttavia, la pro-
spettiva meridionalista e il suo decisivo contributo conoscitivo, dagli
anni Sessanta ai Settanta, al codice della vendetta di sangue e al si-
stema giuridico popolare, in particolare nella Sardegna barbaricina e
in altre regioni del Mezzogiorno italiano, come la Calabria, in cui l’isti-
tuto della vendetta ha una prolungata vigenza. Le indagini-inchieste
di Franco Cagnetta, Antonio Pigliaru, Gonario Pinna per la Barbagia
sarda definirono una società tradizionale dotata di un grado tecnica-
mente avanzato di elaborazione giuridica, in cui la vendetta costituiva
un «rapporto giuridicamente cogente» per i membri della comunità 145 .
142 S. Wilson, Feuding, Conflict and Banditry in Nineteenth-Century Corsica, New
York, Cambridge University Press, 1988.
143 Si veda la recensione al libro di Wilson di M. Petrusewicz, Corsica: Old Ven-
detta and the Modern State, in «Journal of Interdisciplinary History», XXI, 1990, n.
2, pp. 295-301; Ead., Society against the State: Peasant Brigandage in 19th Century
Southern Italy, «Criminal Justice History», VIII, 1987, pp. 1-20. In questa dire-
zione, J. Davis, Conflict and Control: Law and Order in Nineteenth-Century Italy,
London, Macmillan & Co., 1988.
144 Sulla coesistenza o esistenza parallela di plurimi regimi o ordinamenti di
giustizia (popolare/statale), M. Meligrana, La vendetta di sangue: dimensione sim-
bolica e statuto normativo, in «Quaderni sardi di filosofia e scienze umane», III,
1979, n. 4-5-6, pp. 107-113, che riprende A. Pigliaru, Il banditismo in Sardegna.
La vendetta barbaricina come ordinamento giuridico, Milano, Giuffré, 1970; L.M.
Lombardi Satriani, M. Meligrana, Diritto egemone e diritto popolare. La Calabria
negli studi di demologia giuridica, Vibo Valentia, Qualecultura, 1975. Su Pigliaru,
P. Clemente, L’attualità di Antonio Pigliaru: note introduttive, in «Lares», 79, 2013,
n. 1, pp. 5-10.
145 Oltre la citata opera di Pigliaru, F. Cagnetta, Banditi a Orgosolo, Introduzione
di A. Moravia, Firenze, Guaraldi, 1975, poi con Prefazione di L.M. Lombardi Sa-
triani, Nuoro, Ilisso, 2002; G. Pinna, Il pastore sardo e la giustizia. Taccuino d’un
penalista sardo, Cagliari, Editrice Sarda Fratelli Fossataro, 1971.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)