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Ethos e contesto. Le culture popolari fra rito e storia: l’eredità... 627
Le ricerche su faida e vendetta in Italia hanno prevalentemente ri-
guardato il Centro-Nord 136 , considerando poco il Mezzogiorno tanto nei
suoi studi sulla vendetta che nei suoi contesti storici.
Sulla definizione del rituale per descrivere specifici gesti e pratiche so-
ciali, il dibattito storiografico degli anni Ottanta-Novanta oscilla tra posi-
zioni di debolezza e di forza: su questo secondo versante, ad esempio, si
colloca la lettura di Élisabeth Crouzet-Pavan della società veneziana
tardo-medievale, dove ogni gesto e parola apparivano fortemente codifi-
cati 137 . In altri casi di studio, la vendetta privata, che spesso si prolun-
gava nella faida attraverso più generazioni, appare caratterizzata da un
basso livello di formalizzazione e nel complesso non assurge a sistema di
regolazione dei rapporti sociali (anche a fronte di un forte intervento dello
Stato in materia di giustizia), mentre si riconosce una ritualizzazione forte
nel caso di vendette politiche consumate pubblicamente (in piazza, in
chiesa), dove predominante è la simbologia corporea, con mutilazioni (ta-
glio della testa, delle dita, dei genitali), atti cannibalici e altre forme ar-
chetipiche della vendetta, che si riservano in particolare dal popolo al tra-
ditore, all’hostis publicus, al magistrato corrotto e immorale 138 .
136 O. Raggio, Faide e parentele. Lo stato genovese visto dalla Fontanabuona,
Torino, Einaudi, 1990; C. Povolo, La conflittualità nobiliare in Italia nella seconda
metà del Cinquecento. Il caso della Repubblica di Venezia. Alcune ipotesi e possibili
interpretazioni, in «Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti», CLI, 1992-
93, pp. 89-139; M. Bellabarba, La giustizia ai confini. Il principato vescovile di Trento
agli inizi dell’età moderna, Bologna, il Mulino, 1996; A. Zorzi, Consigliare alla ven-
detta, consigliare alla giustizia. Pratiche e culture politiche nell’Italia comunale, in
«Archivio Storico Italiano», 170, 2012, n. 2, pp. 263-284. Connesso, come parte del
ciclo della faida, è il tema della pacificazione: M. Gluckman, The Peace in the Feud,
in «Past and Present», n. 8, 1955, pp. 1-14; M. Bellabarba, Pace pubblica e pace
privata: linguaggi e istituzioni processuali nell’Italia moderna, in M. Bellabarba, G.
Schwerhoff, A. Zorzi, a cura di, Criminalità e giustizia in Germania e in Italia: prati-
che giudiziarie e linguaggi giuridici tra tardo medioevo e prima età moderna, Bolo-
gna, il Mulino, 2001, pp. 189-213.
137 É. Crouzet Pavan, Violence, société et pouvoir à Venise (XIV e -XV e siècles):
forme et évolution de rituels urbains, in «Mélanges de l’Ecole française de Rome.
Moyen-Age, Temps modernes», 96, 1984, n. 2, pp. 903-936. Cfr. anche S. Carroll,
ed., Cultures of Violence: Interpersonal Violence in Historical Perspective,
Houndmills, Palgrave Macmillan, 2007. Sulla categoria rituale, J. Goody, Against
'Ritual': Loosely Structured Thoughts on a Loosely Defined Topic, in S. Falk Moore,
B.G. Myerhoff, ed. by, Secular Ritual: A Working Definition of Ritual, Assen-Amster-
dam, Van Gorcum, 1977, pp. 25-35; L. Martines, Ritual Language in Renaissance
Italy, in J. Chiffoleau, L. Martines, A. Paravicini Bagliani, a cura di, Riti e rituali
nelle società medievali, Spoleto, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, 1994,
pp. 59-76; G. Fele, P.P. Giglioli, Il rituale come forma specifica di azione e di pratica
sociale, in «aut aut», n. 303, 2001, pp. 13-35.
138 M. Gentile, La vendetta di sangue come rituale. Qualche osservazione sulla
Lombardia fra Quattro e Cinquecento, in La morte e i suoi riti cit., pp. 209-241. Sulle
modalità pubbliche della vendetta politica, con coinvolgimento di popolo, L.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)