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Echi del nuovo mondo nelle biblioteche napoletane tra i secoli XVI e XVII 519
asburgica 102 . Ma c’era anche spazio per i Ragguagli di Parnaso di
Boccalini, assai diffusi in quegli anni e che contenevano numerosi
attacchi contro gli spagnoli, contro «Cristofano Colombo, Ferrante
Cortes, il Magagliano, il Pizzaro, il Gama, Americo Vespucci et altri»,
che accusava di essere ambiziosi, di portare nel vecchio mondo i «pe-
stiferi metalli», di «pessimi trattamenti» contro gli Indiani, e che vo-
leva cacciare, «anco col bastone», dal Parnaso 103 . Bartolomeo Gio-
vanni Salernitano, barone di Frosolone, che viveva agiatamente al
borgo dei Vergini nel 1648, appassionato di storia, riuscì ad acco-
stare la lettura di Ramusio, con quella del Civitates Orbis Terrarum,
l’Historia Naturale d’Imperato, o la cronaca peruviana di Pedro Cieza
de León, ma anche con la descrizione della «Francia Antartica» di
Thevet, e due edizioni italiane dell’opera di Bartolomé de las Casas
sulla polemica distruzione delle Indie 104 .
Dalla metà del Seicento, emergono dalle carte le grandi biblioteche
familiari dell’aristocrazia, raccolte per generazioni, e che concentrano
tutta l’esperienza libresca dell’Italia meridionale sull’America. Le due
più grandi che conosciamo si trovavano nella Giulianova degli Ac-
quaviva d’Atri 105 e nel castello di Fiumefreddo degli Alarcón de Men-
doza 106 . I libri veneziani, i racconti dei missionari e delle fonti spa-
gnole s’alternano ancora una volta in quelle grandi raccolte, senza
102 Intuiamo che questa Fabrica del Mondo sia quella di D’Anania e non quella
di Alunno da Ferrara perché si trova tra i libri di storia. Asn, Not. Muzio de Monte
(sch. 309) B. 10, n.n.
103 T. Boccalini, De’ Ragguagli di Parnaso. Centuria Seconda, Appresso Barezzo
Barezzi, In Venetia, 1613, pp. 413 sgg. Si vedano i vari riferimenti al Boccalini
contenuti in Aurelio Musi (a cura di), Alle origini di una nazione:antispagnolismo e
identità italiana, Guercini, Milano, 2003.
104 Asn, Not. Marco Antonio Lazzarano (sch. 268) B. 7, cc. 29 r., 30 r., 33 v., 39
v. e 45 v. La presenza di De las Casas fu legata alla propaganda antispagnola ali-
mentata soprattutto dalla Reppublica di Venezia, già prima della traduzione in ita-
liano. Si veda L. Binotti, Il potere della parola. Parodia e satira tra la Spagna e
Venezia, in A. Caracciolo Aricò (a cura di), Il letterato tra miti e realtà del Nuovo
Mondo: Venezia il Mondo iberico e l’Italia, Bulzoni, Roma, 1994, pp. 85-98.
105 G. Sodano, Da Baroni del Regno a Grandi di Spagna cit., pp. 233 sgg. Nell’in-
ventario ci sono svariati libri sui Nuovi Mondi. Oltre alle opere già accennate di Tar-
cagnota, Campana, Botero, Porcacchi, d’Anania, e dell’Ortelius, troviamo altri del
secondo Seicento, come la Spedizione all’Indie Orientali di Monsignor Sebastiani, la
Regni Chinensis descriptio, di vari autori, edita a Leida, e la Storia della conquista del
Messico «in idioma spagnuolo» di Antonio de Solís. ASN, Attuari diversi della Som-
maria, vol. 703, N.2, c. 59 r. E, nella numera interna dell’inventario: cc., 22 v., 28 v.,
51 r., 53 v., 60 v., 64 v., 72 r., 72 v., 75 r., 76 r., 78 r., 89 r. e 93 r.
106 Sulle biblioteche e in generale sulla cultura nobiliare nei feudi del Regno di
Napoli durante questo periodo si veda I. Rodulfo Hazen, Baroni in provincia. Le
forme dell’ozio nelle corti nobiliari e la cultura del Regno di Napoli tra i secoli XVI e
XVII, «Nuova Rivista Storica», in corso di stampa.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)