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Le streghe di Isnello. La magia come crimine nelle Madonie d’antico regime   117


                    castigliane e aragonesi 102 . La giustizia apparve frequentemente diso-
                    rientata, costretta a fare i conti con un fenomeno variegato, non com-
                    pletamente assimilabile a eventi coevi dell’Europa del tempo. Laddove
                    il concetto di stregoneria evocava rapporti con il maligno e scatena-
                    mento di forze occulte, in Sicilia teneva insieme tipologie assai distanti
                    dal classico rituale malefico. Forse proprio il richiamo ad altre storie
                    finì col trasformare un bagno di donne nella notte di San Giovanni in
                    un sabba demoniaco.


                    Appendice

                       Verbali di testimonianza accusatoria del processo de sortilegiis con-
                    tro Antonia Fiorella

                       (Al margine sinistro)
                       Recepti Isnelli die XVII februarius XII Ind. 1614 citata Antonia Fio-
                    rella personaliter ut constat per Iacobus Laura herarius dictae Curtis.

                       Informationes et testes recepti et examinati Curtis Episcopali terrae
                    Isnelli de multo reverendo vicario eiusdem terrae ad petitionem et in-
                    stantiam Ioseph Cuccia contra et adversus Antonia relicta vidua Si-
                    monis Fiorella prosecuta de sortilegiis et malefeciis super infrascriptis.

                       (Al centro)
                       Antonius Lombardo Isnelli cognitus et testis iuratus et interrogatus
                    cum iuramento super infrascripta verificatione et toto facto dixit scire
                    qualiter: esso teste sa per fama pubblica et ditto di multi qualmenti
                    Antonia relitta dallo Simuni Fiorella et particularmenti lo sa per ditto
                    di Lorenzo Sguardo è una donna magara che fa multi magarij et ragio-
                    nando pi diversi parti con lo ditto Sguardo dissi questi simili paroli:
                    «Non sai niente, cocino, che dìcino che mia soggera Antonia fici la ma-
                    garìa a mia zia Joannella moglieri di Ioseppi Cuccìa» et lo ditto Lom-
                    bardo dissi: «È possibili questa cosa?» et lo ditto Sguardo dissi: «Non
                    saccio nenti si lo fici o non lo fici», quando lo ditto Coccìa vinni man-
                    dari a mia di la so robba et pure lo ditto Sguardo ci dissi a ditto testi-
                    munio: «Pure dìcino che essa Antonia fici la magarìa a Silvestro Man-
                    zella». Di poi sa esso teste per ditto di diversi personi che la ditta An-
                    tonia portau uno platto di lasagni al sugo a mastro Gregorio Castiglia
                    in tempo di so vita lo quali Castiglia non si trovao in casa quando ci lo
                    portau ma ritrovao la moglieri et havendo lo ditto Castiglia mangiato li



                       102  M. S. Messana, Inquisitori, negromanti e streghe nella Sicilia moderna (1500-
                    1782) cit., pp. 120-122.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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