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Il reclutamento dei ‘giovani’ delle aziende toscane nella Spagna andalusa… 123
alla tradizione precedente ancora tra fine Cinquecento e inizio Sei-
cento . A dispetto dell’esiguità delle fonti al riguardo, – notarili e conta-
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bili nonché giudiziarie, richiamato fugacemente nella corrispondenza
privata – il fenomeno è stato approcciato da angolazioni diverse, tese
recentemente a evidenziarne le implicazioni culturali, come nel caso de-
gli apprendisti della Germania meridionale tra XV e XVII secolo, per
denotare una categoria fluida nell’articolarsi di traiettorie professionali,
esperienze di mobilità e di integrazione diverse, tutte comunque ricon-
ducibili a una comune cifra di cosmopolitismo . La storiografia spa-
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gnola ha trattato l’argomento soprattutto in chiave gaditana, sull’onda
della crescente attrazione esercitata dal porto andaluso su tutti gli ope-
ratori economici stranieri che a partire dalla seconda parte del Seicento
vi si stabilirono in cerca di fortuna .
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Nel quadro di una recente storiografia che ha posto l’accento sui le-
gami tra Mediterraneo e Atlantico nelle prime fasi della globalizza-
zione , se rilevante appare il ruolo delle colonie mercantili di origine
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nazionale per lo sviluppo del complesso mondo atlantico , non certo
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marginale risulta il contributo italiano all’economia spagnola di antico
regime. Dinanzi alla concorrenza delle fiorenti comunità mercantili
nord-europee, i mercanti italiani seppero infatti intessere relazioni d’af-
fari sviluppando strategie adattive e modalità di integrazione, a livello
formale e informale, che permisero loro di operare con successo nei
principali centri commerciali della Monarchia spagnola .
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Specialmente alle due capitali dell’Andalusia atlantica, la vecchia e la
nuova, Siviglia e Cadice, rivolgeremo in questa sede la nostra atten-
7 R. Mazzei, Itinera mercatorum: circolazione di uomini e beni nell’Europa centro-
orientale, 1550-1650, Pacini Fazzi, Lucca, 1999, pp. 119-180.
8 M. Häberlein, Apprentices, Sojourners, Expatriates: Southern German Merchants
in European Cities, c.1450-1650, in C. Antunes, F. Bethencourt (eds.), Merchant Cul-
tures. A global Approach to Spaces, Representations and Worlds of Trade, 1500-1800,
Brill, Leiden-Boston, 2022, pp. 231-250.
9 Per Cadice tra Sei e Settecento, M.G. Carrasco González, Comerciantes y casas
de negocios en Cádiz (1650-1700), Servicio de Publicaciones UCA, Cádiz, 1997, pp.
43-52; M. Bustos Rodríguez, Cádiz en el sistema atlántico. La ciudad, sus comerci-
antes y la actividad mercantil (1650-1830), Silex, Cádiz, 2005, pp. 185-192.
10 M. Herrero Sánchez, K. Kaps (eds.), Merchants and Trade Networks in the Atlantic
and the Mediterranean, 1550-1800 (Perspectives in Economic and Social History), Lon-
don-New York, Routledge, 2017; J.J. Iglesias Rodríguez, J.M. Díaz Blanco, I.M. Melero
Muñoz (eds.), En torno a la Primera Globalización: circulaciones y conexiones entre el
Atlántico y el Mediterráneo (1492-1824), Universidad de Sevilla, Sevilla, 2022.
11 A. Crespo Solana (ed.), Comunidades transnacionales. Colonias de mercaderes
extranjeros en el Mundo Atlántico (1500-1830), Doce Calles, Madrid, 2010.
12 Si pensi al mutato ruolo dei consolati e delle corporazioni nazionali private in
questo processo, cfr. C. Brilli, M. Herrero Sánchez (eds.), Italian Merchants in the
Early-Modern Spanish Monarchy. Business Relations, Identities and Political Re-
sources, London-New York, Routledge, 2017, pp. 4-5.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)