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126 Carlo Bartalucci
rarsi l’avvicendamento del personale era una prassi consueta volta sia
a formarne il capitale umano, sia a fornire il ricambio generazionale
necessario per il prosieguo dell’attività e il radicamento sul territorio.
Due tradizionali centri urbani e manifatturieri dell’Italia centro-set-
tentrionale come Firenze e Lucca, nella seconda metà del Seicento ave-
vano grossi interessi mercantili nel porto mediceo di Livorno, assurto
allora a principale scalo di tutto il Mediterraneo occidentale e porta
d’accesso dei beni coloniali . Non sorprende che alcuni operatori to-
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scani, dopo avervi svolto un primo tirocinio giovanile, venissero a loro
volta inviati nelle ricche città iberiche sull’Atlantico per dare avvio a
nuove case di negozio.
Del fiorentino Francesco Ginori, ad esempio, primo ministro della
«Ginori-Cavalli & C.» nei primi anni Settanta del Seicento, poi console
di quella nazione, sappiamo per mano di Francesco Feroni che era «un
giovanetto […] ch’esce da copiare le lettere» quando fu destinato a diri-
gere l’azienda a Cadice . Il lucchese Paolo Garzoni, come vedremo una
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fonte preziosissima per noi, fu attivo per circa un ventennio tra Cadice
e Siviglia nel medesimo periodo. Anni addietro, nel maggio 1662, era un
«giovine» che prestava servizio nel banco di alcuni connazionali a Li-
vorno, e il suo contributo era stimato «necessarissimo al buon invia-
21 Sulla presenza lucchese e fiorentina a Livorno rispettivamente, R. Mazzei,
I rapporti fra Lucca e Livorno nel Seicento, in Atti del Convegno internazionale, Lucca,
1-2 dicembre 1989, in R. Mazzei, T. Fanfani (a cura di), Pacini Fazzi, Lucca, 1990;
C. Tazzara, The free port of Livorno and the transformation of the Mediterranean
world, 1574-1790, Oxford University Press, Oxford, 2017; sull’ingresso di beni colo-
niali in Toscana per opera degli agenti consolari fiorentini dislocati nelle città iberi-
che sull’Atlantico, F.Z. Rodríguez, War, commerce, products and consumption pat-
terns: the Ginori and their information networks, in A. Alimento (a cura di), War, trade
and neutrality. Europe and the Mediterranean in the seventeenth and eighteenth cen-
turies, FrancoAngeli, Milano, 2011, pp. 55-67; Idem, Interest and curiosity: American
Products, Information, and Exotica in Tuscany, in B. Aram, B. Yun (eds.) Global Goods
and the Spanish Empire, 1492-1824, Circulation, Resistance and Diversity, Palgrave
Macmillan, Basingstoke, 2014, pp. 174-193; per un confronto tra il caso spagnolo e
portoghese, A. Viola, Lorenzo Ginori: console della nazione fiorentina e agente di Co-
simo III dei Medici nella Lisbona seicentista, in Di buon affetto e commerzio: relações
luso-italianas nos séculos XV-XVIII. CHAM, Lisboa, 2012, pp. 163-176; sui generi
coloniali in arrivo nei porti del Mediterraneo in età moderna, P. Calcagno (a cura di),
I generi coloniali americani nel Mediterraneo: i grandi porti come centri di destinazione,
di consumo e di redistribuzione (XVII-XIX secolo), «RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia
dell’Europa Mediterranea», 8/I (2021).
22 Asf, Mediceo del Principato, vol. 1523, Francesco Feroni ad Apollonio Bassetti,
24 novembre 1673, c. 252r; sul Ginori, I. Lobato Franco, Francesco Ginori, cónsul
de la nación florentina en Cádiz. Entre sus negocios y la representación (1672-1713),
in I. Lobato Franco, J.M. Oliva Melgar (eds.), El sistema comercial español en la eco-
nomía mundial (siglos XVII-XVIII). Homenaje a Jesús Aguado de los Reyes, Universi-
dad de Huelva, Huelva, 2013, pp. 159-198.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)