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128 Carlo Bartalucci
tali rappresentava la via più promettente e percorsa non solo per im-
pratichirsi e conoscere direttamente quei mercati, quanto per farsi ra-
pidamente strada nel mondo degli affari. In questo senso, il caso di Pe-
dro Colarte risulta per più aspetti emblematico: giunto in città appena
adolescente negli anni Trenta del Seicento, come molti altri fiamminghi
subito sarebbe salpato per le Indie, avviando una brillante carriera nel
mondo dei traffici atlantici .
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L’altra forma di apprendistato era di segno più tradizionale e acco-
munava tutti coloro che volessero introdursi nel mondo del commercio
gaditano a vari livelli:
la capacitación para la práctica del oficio se obtenía tras pernanecer algunos
años como aprendiz (criado) en la tienda de un familiar o de un compatriota.
Durante ese período de tiempo que podía oscilar entre los tres y lo cinco
años, el aprendiz desempeñaria, desde trabajos propios del servicio domés-
tico, hasta los directamente relacionados con el oficio. Mediante una carta
de recomendación (carta de crédito), un acuerdo verbal o un contrato nota-
rial entre los padres o familiar del aspirante y el patrón se fijaban las con-
diciones de la nueva relación 27 .
La pratica di raccomandare il novizio a un parente e/o conterraneo,
perché lo mantenesse per un tempo prestabilito nella propria compa-
gnia e gli insegnasse i metodi e le specificità del commercio con le Indie,
era largamente praticata dalle ditte francesi, olandesi e fiamminghe del
nord Europa, anche nel vero siglo de oro per Cadice . Non diversa-
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mente dal caso toscano, spesso si trattava di adolescenti, seppur non
manchino esempi di individui più avanti con gli anni.
Tra coloro che gravitavano in cerca di un’occupazione nelle grandi
città dei traffici coloniali, non dobbiamo inoltre tralasciare la pre-
senza di giovani autoctoni già presenti sul mercato del lavoro locale
per impieghi più o meno saltuari, e facilmente reperibili dalle case di
negozio straniere.
26 M. Bustos Rodríguez, Burguesía y capitalismo en Cádiz: Los Colarte (1650-
1750), Diputación Provincial, Cádiz, 1991, pp. 25-28; sul caso fiammingo, A. Crespo
Solana, Diasporas and the integration of the “Merchant Nations”: Flemish and Dutch
Networks in the Early Modern Spain, Cornucopia, Le Verger - bouquet V, Janvier
2014, p. 15.
27 M.G. Carrasco González, Comerciantes cit., p. 44.
28 Ivi, pp. 48-50; per un cenno al caso olandese, A. Crespo Solana, A Network-
Based Merchant Empire: Dutch Trade in the Hispanic Atlantic (1680-1740), in G.
Oostinde, J.V. Roitman (eds.), Dutch Atlantic Connections, 1680-1800: Linking
Empires, Bridging Borders, Leiden-Boston, Brill, 2014, p. 148; per le aziende
francesi settecentesche, M. Bustos Rodríguez, Cádiz en el sistema atlântico cit.,
pp. 204-205.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)