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124 Carlo Bartalucci
zione , e lo faremo senza pretese di esaustività, apportando elementi ri-
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cavati all’interno delle comunità mercantili toscane attive in quegli spazi
nella seconda metà del secolo, quella fiorentina e lucchese. A tal fine ci
siamo avvalsi di una documentazione eterogenea, tra cui gli atti costitu-
tivi sottoscritti dai soci contraenti dinanzi al notaio, con cui si stabilivano
i patti e le condizioni delle neo-nate compagnie in accomandita . Tali
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«scritte» private rivestono ai nostri occhi notevole importanza in quanto
onnicomprensive delle norme organizzative e di funzionamento del nego-
zio; disposizioni operative di amministrazione aziendale che in seguito
avrebbero vincolato i soci al loro rispetto. In ciascuno dei contratti socie-
tari una clausola, quantomeno un riferimento esplicito, è riservata al re-
clutamento dei ‘giovani’; pertanto li analizzeremo confrontando i casi fio-
rentini con quelli lucchesi, integrando poi le informazioni ricavate al car-
teggio privato di alcuni mercanti toscani coevi in terra spagnola.
L’obiettivo è quello di gettar luce sul gruppo inesplorato dei ‘giovani’,
sulle modalità e i requisiti richiesti del loro reclutamento, sull’efficacia
o meno dei modelli di selezione e gestione del personale analizzati; fi-
nalmente, sugli elementi di continuità o discontinuità rilevati rispetto
alla tradizione medievale toscana.
S’impone un chiarimento metodologico nel nostro modo di proce-
dere. Con ‘giovane’ faremo qui riferimento non solo agli apprendisti pre-
cocemente avviati alla carriera mercantile, ma vi includeremo i dipen-
denti di età e qualifiche diverse, giacché il termine, utilizzato sin dal
basso Medioevo in riferimento a una categoria di impiegati sia delle im-
prese commerciali che manifatturiere, già allora era inteso nella sua più
ampia accezione. Difatti, osserva a ragione Richard Goldthwaite, tale
dizione «ha poco a che fare con l’età ma era piuttosto equivalente a “su-
balterno” in quanto anche uomini più anziani venivano appellati allo
stesso modo» .
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13 La bibliografia sull’argomento è molto vasta, ci limitiamo a ricordare i più re-
centi contributi, J. Iglesias Rodríguez, J.J. García Bernal, J.M. Díaz Blanco (eds.),
Andalucía en el mundo atlántico moderno. Ciudades y redes, Silex, Madrid, 2018;
J.J. Iglesias Rodríguez, J.J. García Bernal, I.M. Melero Muñoz (Coords.), Ciudades
atlánticas del sur de España. La construcción de un mundo nuevo (siglos XVI-XVIII),
Universidad de Sevilla, Sevilla, 2021; degli stessi coordinatori, Ciudades y puertos
de Andalucía em um Atlántico global, siglos XVI-XVIII, Universidad de Sevilla, Sevilla,
2022.
14 Per un quadro sulla natura delle società mercantili a Cadice nel secondo Sei-
cento, M.G. Carrasco González, Los instrumentos del comercio colonial en el Cádiz
del siglo XVII (1650-1700), Banco de España, Madrid, 1996, pp. 24-66; sulle società
in accomandita, pp. 26-29 sgg.
15 Cfr. R.A. Goldthwaite, L’economia cit, p. 117.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)