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Il trattato di commercio anglo-napoletano del 1845              179


                    L’eccesso di importazioni dall’estero aveva creato un forte squilibrio
                    nella bilancia commerciale del Regno borbonico che il settore agricolo
                    non era in grado di colmare, anche a causa della flessione dei prezzi
                    dei prodotti agricoli sui mercati europei . I decreti del 15 dicembre
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                    1823 e del 20 novembre del 1824  miravano a riformare la tariffa do-
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                    ganale in vigore, che aveva fatto crescere le importazioni napoletane di
                    «estere manifatture, anche di infima qualità» , e inaridito la produ-
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                    zione nazionale.
                         La svolta era tale da poter essere definita come «una nuova storia
                    economica del Regno delle Due Sicilie» , che con alterne vicende, de-
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                    terminava una ripresa del progresso tecnico, materiale, e un risveglio
                    delle  attività  commerciali  e  imprenditoriali .  Politica  doganale  alta-
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                    mente  protezionistica  e  incentivi  alla  marina  mercantile  nazionale,
                    avevano,  in  pochi  anni,  alterato  le  relazioni  commerciali  tra  i  due
                    paesi; veniva così ridimensionato sia il monopolio commerciale dei ma-
                    nufatti industriali inglesi, sia il commercio dei prodotti coloniali, ov-
                    vero le due maggiori voci che pesavano sullo squilibrio della bilancia
                    commerciale napoletana .
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                         La reazione inglese all’inasprimento delle tariffe doganali del Re-
                    gno non si fece attendere; nel 1828 un dazio inglese colpiva, con una
                    sopratassa, gli oli trasportati su navi napoletane . La nuova tariffa
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                    portava il dazio sull’olio da 4 a 8 sterline la tonnellata, e saliva a 10
                    sterline se trasportato su navi siciliane . Anche la Francia avviava le
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                    proprie rappresaglie sugli oli napoletani, “principale derrata che immet-
                    tiamo a Marsiglia”  con un dazio di 30 Franchi, mentre gli oli intro-
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                    dotti per mezzo di natanti francesi, scontavano 25 Franchi . Il governo
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                       51  Tna, Fo, 70/98, p. 99, 16 May - 1822.
                       52  D. Demarco, Il crollo del Regno delle Due Sicilie cit., p. 59.
                       53  G. Barbera Cardillo, Le Due Sicilie e la Francia nel secolo XIX cit., p. 69.
                       54  C. Barbagallo, Le origini della grande industria contemporanea cit., p. 430.
                       55  J. Davis, Società e imprenditori nel Regno Borbonico 1815-1860, Laterza, Bari,
                    1979, p. 221.
                       56  A. Graziani, Il commercio estero del Regno delle Due Sicilie dal 1838 al 1858
                    cit., pp. 16-20.
                       57  Il commercio degli oli napoletani fu lo strumento utilizzato dal governo bri-
                    tannico come risposta alla nuova politica doganale introdotta nelle Due Sicilie a
                    partire dal 1823. Con una sopratassa il governo britannico mirava a danneggiare
                    l’agricoltura ed il commercio del napoletano, colpendo le esportazioni di oli dal Re-
                    gno delle Due Sicilie in Inghilterra. Per la vicenda vedi V. Pintaudi, Un episodio
                    delle relazioni commerciali tra Gran Bretagna e Regno delle Due Sicilie: “la questione
                    degli oli napoletani”, «Humanities», n. 19 (2021), pp. 149-160.
                       58  Ivi, p. 154.
                       59  G. Bursotti, Biblioteca del commercio, Nobile editore, Napoli, 1841, p. 145.
                       60  Dalla differenza d’imposizione l’ideale di eludere l’eccesso dell’imposta tra-
                    sbordando  gli  oli  al  largo  di  Nizza  per  introdurli  a  Marsiglia  a  bordo  di  natanti


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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