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38 Carlo Taviani
Come segnalato da Isabella Lazzarini, i Gonzaga si servirono an-
che di una rete di agenti, che spesso si recavano nella penisola iberica.
Qui negli anni Ottanta del Quattrocento troviamo Bernardino Missa-
glia e Antonio Salimbeni .
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Il secondo era in contatto diretto con i Marihoni, che si occupa-
rono della logistica e del sistema dei pagamenti. Gli agenti operavano
nella penisola iberica e i mercanti genovesi fornivano l’appoggio mate-
riale per i viaggi.
Negli scambi fra Genova e Mantova che è possibile documentare
con i carteggi gonzagheschi di questo periodo, ciò che emerso è la di-
mensione politico-istituzionale del controllo dei benefici, che riman-
dava al rapporto con Roma. La dimensione fazionaria locale genovese,
invece, non si coglie pienamente. Sono quelli gli anni del passaggio dal
dogato di Paolo Campofregoso (Fregoso) – un governo interno - alla
dominazione esterna degli Sforza. Come era accaduto già altre volte, il
duca di Milano si insignorì di Genova. La famiglia dei Fregoso era piut-
tosto indebolita, sia perché sotto le pressioni fiorentine cedette uno dei
suoi domini, la signoria della Lunigiana, alla Casa di San Giorgio, l’or-
ganismo del debito pubblico genovese, sia perché con la dominazione
milanese fu nominato un governatore scelto tra i membri della fazione
a loro nemica, quella degli Adorno.
I Marihoni, da ciò che emerge dalla documentazione reperita,
non parteciparono alle dinamiche fazionarie a Genova, né sono atte-
stati come rappresentanti delle magistrature del Comune; il loro
ruolo sembra essere stato prevalentemente commerciale e proiettato
verso il Nord Africa. Nel contesto genovese si legarono ad alcuni espo-
nenti del potente albergo dei Cattaneo, che dopo aver condotto affari
in Nord Africa, con l’apertura dei commerci atlantici, si stabilirono a
Siviglia, a Lisbona e nell’arcipelago di Capo Verde. I Marihoni passa-
rono ai Cattaneo il testimone di quei commerci che avevano inaugu-
rato nel Nord Africa. I Cattaneo, però, non sono presenti nei carteggi
mantovani: non ereditarono dai Marihoni quei contatti con la casa
Gonzaga.
Per cogliere pienamente i collegamenti tra le dinamiche commer-
ciali e quelle fazionarie tramite la documentazione mantovana occorre
guardare agli anni successivi: i Marihoni vennero sostituiti con altri
intermediari genovesi, collegati all’ambito politico locale e in partico-
lare alla famiglia dogale dei Fregoso.
25 I. Lazzarini, Reti dinastiche e reti informative: i rapporti diplomatici fra i regni
iberici e i principati padani nel secondo Quattrocento (Mantova e Ferrara) cit., p. 154.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)