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40 Carlo Taviani
sistema degli appaltatori privati, i gabellotti. Fino al 1490 era esistita
l’Avaria, una tassa diretta sui patrimoni, gestita dal Comune; poi era
stata abolita per la cittadinanza genovese e il Comune reperiva i pro-
pri introiti attraverso le sole imposte indirette. L’abolizione della tas-
sazione diretta era un processo che aveva interessato diverse altre
strutture territoriali della penisola nei decenni e nei secoli prece-
denti .
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A Genova, per l’esistenza peculiare della Casa di San Giorgio, che
era divenuta progressivamente separata dal Comune, gli esiti della
istituzione della sola tassazione indiretta furono diversi da quelli di
altre compagini politiche. Senarega sosteneva che i gruppi fazionari
che miravano alla presa del potere fossero incentivati a promettere de-
nari alle potenze esterne e ai loro eserciti, perché una volta al potere
non avrebbero dovuto raccogliere il denaro sulla base di un meccani-
smo di imposizione diretta dei tributi. Forniva dati piuttosto specifici:
Giano Fregoso aveva offerto 12.000 ducati agli Svizzeri, Antoniotto
Adorno 90.000 ducati al re di Francia e Ottaviano Fregoso 80.000 du-
cati agli Spagnoli .
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In sostanza veniva scardinato il sistema del consenso, perché la
tassazione indiretta rendeva meno percepibile alla popolazione il fatto
che le imposte andassero a coprire esose spese militari, quelle che
erano servite per finanziare la presa del potere a Genova. Inoltre le
fazioni scaricavano sui ceti meno abbienti tali problemi, lasciando alle
famiglie più ricche la possibilità di venir gravate delle spese militari in
maniera proporzionalmente inferiore rispetto alla situazione prece-
dente, quando contribuivano al budget militare attraverso un’imposta
diretta sui loro patrimoni.
Di tale meccanismo estremamente destabilizzante si accorsero gli
stessi esponenti delle fazioni, perché nel 1513 Ottaviano Fregoso, che
aveva ripreso il dogato a Genova, fece votare una legge che sanzionava
i membri delle fazioni che avessero tentato di riprendere Genova con
un aiuto esterno .
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La scena politica di quegli anni a Genova fu interamente occupata
dai Fregoso, che nei due decenni precedenti aveva costruito fitte rela-
zioni, basate sui percorsi del loro esilio. Tali legami non erano episo-
26 A. Molho, Lo Stato e la finanza pubblica. Un’ipotesi basata sulla storia tardo
medioevale di Firenze, in A. Molho, G. Chittolini e P. Schiera (a cura di), Origini
dello Stato. Processi di formazione statale in Italia fra medioevo ed età moderna, il
Mulino, Bologna, 1994, pp. 225-80.
27 Bartolomeo Senarega, De Rebus Genuensibus Commentaria ab anno 1488
usque ad annum 1514, in Rerum Italicarum Scriptores, a cura di E. Pandiani, tomo
24, parte 8, fasc. 1, Zanichelli, Bologna, 1929, p. 165.
28 C. Taviani, Lotte di parte. Rivolte di popolo e conflitti di fazione nelle guerre
d’Italia (1494-1531), Viella, Roma, p. 126.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)