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Le reti dei mercanti e delle fazioni genovesi: commerci globali, guerre d’italia e...  41


                    dici, né sporadici, ma, consolidati nel tempo in seguito alla consuetu-
                    dine degli esili, erano divenuti stabili e funzionali alla sopravvivenza.
                    In seguito al ripetuto andirivieni consolidarono fuori da Genova una
                    posizione, non solo all’interno di alcune reti sociali, ma anche, territo-
                    rialmente, controllando dei piccoli e medi territori. È possibile dunque
                    mappare la loro presenza attraverso una geografia dell’esilio. Control-
                    lavano nel ducato di Urbino Sant’Agata Feltria e acquisirono per alcuni
                    decenni, nel corso del Quattrocento, la Lunigiana, tra la Toscana e la
                    Liguria; si radicarono in Provenza, ad Antibes, nell’Urbe, alla corte di
                    Urbino e di Mantova, e nell’area del Veronese.
                         Le fazioni, a Genova come altrove, erano spesso inserite in una
                    rete esterna di alleanze, che permetteva loro di intessere rapporti e
                    pianificare strategie su scala interlocale e sovraregionale per la ri-
                    conquista del potere. A volte chi le ha studiate ha potuto cogliere in
                    tali strutturazioni delle particolari connotazioni di parte o politiche,
                    derivanti da antichi schemi fazionari, quali quelli dei guelfi e dei ghi-
                    bellini. Sono state in questo caso definite come meta fazioni . I Fre-
                                                                                29
                    goso tra Quattro e Cinquecento erano entrati in  contatto e si erano
                    via via legati ai Montefeltro di Urbino, ai Colonna a Roma e ai Gon-
                    zaga a Mantova.
                         Ottaviano e il fratello Federico, vescovo di Salerno, negli anni pre-
                    cedenti al loro insediamento a Genova (1512) erano entrati in contatto
                    a Urbino con Giovani Gonzaga (1474-1525), fratello del marchese di
                    Mantova Francesco II, marito di Isabella d’Este, e con Cesare Gonzaga
                    (1476-1512), appartenente a un ramo cadetto della famiglia; si erano
                    poi legati al pontefice, Giulio II . Questi legami, che è possibile descri-
                                                  30
                    vere e tratteggiare perlopiù nella loro dimensione culturale e militare,
                    se utilizziamo la prospettiva delle fonti prodotte a Urbino (atti notarili,
                    opere letterarie come il Cortegiano etc.), emergono invece in una forma
                    diversa negli anni successivi, se li studiamo tramite i carteggi manto-
                    vani, perché mescolati agli interessi e alle relazioni commerciali e alla
                    circolazione dei prodotti di lusso.


                       29  M. Gentile, Fazioni al governo. Politica e società a Parma nel Quattrocento,
                    Viella, Roma, 2009.
                       30  Cesare era cugino di Baldassar Castiglione ed è uno dei personaggi del suo
                    Cortegiano, come lo sono Ottaviano e Federico Fregoso. Appartenente al ramo ca-
                    detto dei Gonzaga era legato ai Montefeltro e a Giulio II. È inoltre menzionato tra
                    le genti d’arme di Urbino, insieme a Ottaviano Fresoso. Si veda Archivio di Stato di
                    Pesaro, Sezione di Urbino, notaio 236 Federico Guiducci, cc. 14r-28r. Giovanni
                    Gonzaga, fratello del marchese di Mantova,  Francesco II (marito di Isabella d’Este)
                    scrisse alcune lettere da Urbino. Si veda per esempio la lettera del 1508, che men-
                    ziona il ruolo cruciale di Ottaviano e Federico Fregoso durante il delicato momento
                    della morte del duca di Urbino di Guidubaldo da Montefeltro e del passaggio dina-
                    stico. Si veda Asm, Archivio Gonzaga, 1077, c. 190r.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XXI - Aprile 2024
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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