Page 17 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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Diplomazia, occasioni pubbliche e solidarietà degli ambasciatori nella prima età moderna 441
senti: essendo anche Filippo III animato da un profondo sentimento reli-
gioso si assistè durante il suo regno a una enfatizzazione di questi aspetti
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e la cappella reale diventò uno dei luoghi principali della ritualità .
La cerimonialità non subì mutamenti nelle feste cortigiane né nelle
cerimonie religiose con il conte-duca di Olivares, valido di Filippo IV
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dal 1621 al 1643 . Per il suo progetto di recuperare la ‘reputazione’ il
valido guardava al modello di governo di Filippo II, potenziandolo con
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una forte propaganda politica sviluppata intorno alla corte . La città
di Madrid e in particolar modo la residenza del Buen Retiro, simbolo
delle glorie del regno di Filippo IV, furono posti al centro di queste occa-
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sioni pubbliche . L’etichetta fu sempre più caratterizzata da una defi-
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nizione scrupolosa della disposizione delle figure intorno al sovrano .
Furono accentuati gli aspetti legati al cerimoniale religioso e le restri-
zioni all’accesso alla persona del re. L’ingresso al suo studio privato fu
riservato a una cerchia ristretta di persone, quali i cardinali, i viceré e
pochi altri; negli ambienti più esterni della corte furono ammessi altresì
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anche i dignitari di rango minore .
Dopo questo rapido excursus sulla crescente formalizzazione della
vita a corte vediamo come questo fenomeno si riverberava su posizione
ed atteggiamenti dei diplomatici. Il complesso delle norme cerimoniali
regolava anche la partecipazione di nunzi e ambasciatori nelle occa-
sioni pubbliche, la cui collocazione era determinata dal rilievo attri-
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buito al sovrano che rappresentavano . Alla corte spagnola gli incontri
ter, New York, 2006; A. Alvar Ezquerra, El duque de Lerma. Corrupción y desmoralización
en la España del siglo XVII, Esfera de Libros, Madrid, 2010.
26 J. Martínez Millán, La santidad de los reyes de la dinastía Austria, in J. Martínez
Millán, M.A. Visceglia (eds.), La monarquía de Felipe III: la Casa del Rey, Fundación Map-
fre, Madrid, 2007, I, pp. 299-302; J.J. Carreras, B. J. García García (eds.), La capilla
real de los Austrias: música y ritual de corte en la Europa moderna, Fundación Carlos
Amberes, Madrid, 2001.
27 J.H. Elliott, Philip IV of Spain prisoner of Ceremony, in A.G. Dickens (ed.), The
Courts of Europe. Politics, Patronage and Royalty 1400-1800, McGraw Hill, New York,
1977, pp. 179-189; M.J. del Río Barredo, Madrid Urbs Regia cit., p. 158.
28 J.H. Elliott, Il miraggio dell’Impero. Olivares e la Spagna: dall’apogeo alla deca-
denza, Salerno ed., Roma, 1991 (ed. or. 1986).
29 J. Brown, J.H. Elliott, A Palace for a King. The Buen Retiro and the Court of Philip
IV, Yale University Press, New Haven, London, 2003 (1 ed. 1980).
a
30 A. Rodríguez Villa, Etiquetas de la casa de Austria, J. Ratés, Madrid, 1913; M.J.
del Río Barredo, Madrid Urbs Regia cit., pp. 130-131.
31 L. Firpo (a cura di), Relazioni di ambasciatori veneti al Senato, tratte dalle migliori
edizioni disponibili e ordinate cronologicamente, Bottega d’Erasmo, Torino, vol. X, 1979,
Relazione di Girolamo Giustiniani, 1649, pp. 128-131 citata anche in P. Merlin, Nelle
stanze del re cit., p. 82.
32 Su questo tema si rimanda a W. Roosen, Early Modern Diplomatic Ceremonial. A
System Approach, «The Journal of Modern History», 52, 3 (1980), pp. 452-476; L. Bély,
Souveraineté et souverains, in Id., La société des princes (XVIIe-XVIIIe siècles), Fayard,
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)