Page 19 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                   Diplomazia, occasioni pubbliche e solidarietà degli ambasciatori nella prima età moderna 443


                      Al di sotto di questo livello si apriva la vasta area degli incontri cor-
                   tigiani e con gli altri ambasciatori. Essi potevano svolgersi in modi e
                   momenti diversi, essendo meno regolati dalle procedure e dall’etichetta,
                   e potevano aver luogo sia all’interno degli spazi della corte, come le
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                   anticamere , che all’esterno di essa, nelle abitazioni di città o nelle
                   residenze di campagna di ambasciatori o nobili titolati.
                      Le forme di incontro e di svago dei diplomatici presentano alcune
                   caratteristiche peculiari dovute alla loro particolare posizione di ufficiali
                   di un sovrano residenti presso un’altra corte. Il referente ultimo, infatti,
                   era il proprio sovrano e questo talvolta impediva qualsiasi forma di aggre-
                   gazione. Questo è evidente nel caso degli ambasciatori al seguito di
                   Filippo II nella spedizione per l’annessione del Portogallo, quando molti
                   principi rivendicavano diritti successorî. Dopo la morte di re Sebastiano
                   di Portogallo e la successione al trono dell’anziano zio cardinale Enrico,
                   non c’erano altri eredi diretti. Ne rivendicavano il diritto diversi cugini:
                   oltre a Filippo II di Spagna, la duchessa portoghese Caterina di Braganza,
                   Ranuccio Farnese nipote del duca di Parma, Emanuele Filiberto duca di
                   Savoia, Antonio priore di Crato e Caterina de’ Medici regina di Francia.
                   In questo caso prevalse una rappresentanza nettamente atomizzata degli
                   ambasciatori dei diversi stati, funzionale alla difesa degli interessi in gioco
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                   di quanti accampavano il diritto alla successione . Quando invece, in
                   assenza di tensioni così marcate, esistevano margini di azione più ampi,
                   l’ambasciatore stabiliva una serie di rapporti e connessioni alla corte
                   presso cui risiedeva e doveva differenziare i comportamenti secondo
                   alcune linee distinte: la prima era quella relativa al rapporto con il
                   sovrano che lo accoglieva, con il quale occorreva comprendere come com-
                   portarsi; la seconda era con i membri della corte: nell’ambito delle stra-
                   tegie di potere e di relazione dei diversi stati l’ambasciatore doveva
                   costruire clientele e individuare i referenti giusti per la gestione degli affari
                   di interesse del sovrano che rappresentava. La terza direttrice era relativa
                   agli ambasciatori ed emissari di altri stati: si trattava di stabilire e ali-
                   mentare contatti con gli altri rappresentanti che in una medesima corte
                   avessero un rilievo simile. In questo caso potevano crearsi occasioni pro-
                   pizie per la condivisione di obbiettivi contingenti oppure i legami potevano
                   fondarsi su affinità più profonde, come le amicizie e la stima che spesso




                      37  Riferisce di problemi di etichetta nell’anticamera della corte imperiale A. Ridolfi,
                   Dispacci Ridolfi. Des Florentiner Residenten Atanasio Ridolfi Depeschen von Regensburger
                   Reichstage 1641, a cura di F. Tourtual, Alfred Coppenrath, Regensburg, 1871, 18 giugno
                   1641, pp. 140-141. Per l’anticamera nell’etichetta cardinalizia, M.A. Visceglia, La Roma
                   dei papi. La corte e la politica internazionale (secoli XV-XVII), a cura di E. Valeri, P. Volpini,
                   Viella, Roma, 2018, pp. 59-68.
                      38  C. Menchini,  La prospettiva italiana sulla crisi successoria portoghese, in S.
                   Andretta et al. (eds.), Paroles de Négociateurs cit., pp. 133-149.


                   n. 47                        Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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